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6 nov 2010

Ruby, la Procura indaga dal 2009 su un traffico di escort di lusso

Telecamere in tribunale dove degli sconosciuti hanno violato l'ufficio del Gip dove erano conservati i fascicoli dei tre interrogatori della giovane marocchina. Nei prossimi mesi calendario fitto di serate in discoteca per la ragazza



MILANO - Ruby, la ragazza scappata di casa che si ritrovava nella villa di Arcore, ha solo aggiunto benzina, e che benzina, nel serbatoio della macchina dell'inchiesta milanese. Ma non è che i sostituti procuratori fossero a secco. C'è, sul mondo sotterraneo delle "ragazze immagine" trasformate in prostitute, una carta giudiziaria importante. Eccola. Chi scrive è il sostituto procuratore Antonio Sangermano, che si occupa dall'estate scorsa di Ruby. Si rivolge "al collega Franck Di Maio". Di Maio ha ereditato a Milano la parte dell'inchiesta "Vallettopoli" e ha ottenuto la condanna di Fabrizio Corona in primo grado (a 3 anni e otto mesi) per estorsione. "Oggetto: fascicolo numero 5139/2009 mod. 45 ... Per come ho avuto modo di anticiparti per le vie brevi, sulla scorta di una notizia di reato (...) dei carabinieri, ho avviato una preliminare attività investigativa concernente lo sfruttamento della prostituzione", scrive Sangermano. E, "al fine di lumeggiare il contesto", il pm del caso Ruby acquisisce alcuni interrogatori resi a Potenza "nell'ambito del noto procedimento a carico di Corona Fabrizio più altri". La data è il 9 settembre del 2009. È da tempo che si "lumeggia".

Quali verbali vuole? Il primo riguarda Barbara Guerra. È un'ex conc
orrente del programma Mediaset La Fattoria, ha avuto una brevissima storia con l'ex attaccante dell'Inter Mario Balotelli, finita tra querele e parolacce. Lei, ragazza della scuderia di Lele

 Mora, è stata citata com

e "una che si fermò a dormire" a Palazzo Grazioli nei verbali di Giampaolo Tarantini, l'imprenditore barese che portò, nella casa romana del premier, la escort chiacchierona Patrizia D'Addario. 

L'altro "ripescaggio" di carte giudiziarie riguarda Silvia Abbate, la sosia italiana di Paris Hilton. Partecipò alla prima edizione di un altro programma Mediaset, "La pupa e il secchione", ma si è allontana dal mondo dello spettacolo e ha un figlio. 

Infine, c'è Emilio Fede, oggi indagato a Milano. Era in pena per una sua amica, Dora Rutigliano, e come testimone aveva spiegato a John Woodcock, il pm di Vallettopoli: "Io ho chiamato il questore di Milano, per telefono. Il questore di Milano gentilmente mi ha mandato un vicequestore per ascoltare che cosa avevo da dire. Sono andato a cena e io ho detto: "Secondo me, qui c'è qualcosa che non funziona. Vengono fatti dei servizi fotografici e vengono spediti non si sa bene a chi, per poi vendere queste ragazze". Chiaro?". "Chiarissimo", risponde Woodcock, che poco dopo aggiunge un'espressione forte: "Mercato di donne". Fede solidarizza: "Io l'ho denunciato. Io l'ho denunciato! (...) Quando il vicequestore è venuto da me, dice: "Sì, direttore, va bene. Ma ci vuole la vittima e il (parola incomprensibile) se non c'è la denuncia scritta di un personaggio, noi..."".

È proprio grazie a queste parole del direttore del Tg 4 che emerge la spiegazione sul perché il fascicolo milanese sia stato aperto a modello 45. I fatti qui non mancano, compreso il "bunga bunga" per il premier ad Arcore, ma che cosa aveva detto il vicequestore a Fede? Se non c'è la denuncia, è difficile procedere. 
Alla Procura di Milano però procedono e il fascicolo non è più "cieco". È aperto per sfruttamento della prostituzione, Berlusconi è un semplice cliente, e sono indagati, oltre a Fede, Lele Mora e la neo-politica Nicole Minetti. Ci sono molti più verbali, dei tre firmati da Ruby. Che, non dovendo essere interrogata in questi giorni, ha diffuso la voce che giovedì rientrerà sulle scene all'"Albikokka", la "ristodiscoteca" frequentata dai calciatori di Genova. Pare abbia un calendario fittissimo di serate: è prenotata, scherzano, dalle Alpi "... alle piramidi". 

Intanto, al settimo piano del palazzo di giustizia, davanti aglu uffici dei gip, ieri sono spuntati i tecnici: dove alcune "manine" sono passate la scorsa estate, in cerca di chissà che cosa, montano le telecamere di sicurezza. Proprio là dove il fascicolo Ruby, se ci saranno richieste di arresto, dovrà passare.

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