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20 nov 2010
Mercatini di Natale: i Top al mondo
Da Norinberga a Tallinn, da Strasburgo a Praga, senza dimenticare l'Italia, un percorso tra bancarelle, statue e luminarie. Per regalare qualcosa agli altrie a noi stessi
Sonagli, festoni, palle colorate e stelle luccicanti, non è ancora arrivata la prima neve ma già è tempo di mercatini di Natale. Le bancarelle traboccanti di tipici prodotti d'artigianato, folletti col cappello a punta, e litri di vin brulè tornano ogni anno puntuali a riscaldare e rallegrare le strade. Ogni cittadina italiana ed europea ha il suo carico di tradizioni dell'Avvento che rendono unico lo shopping di dicembre. A Bruxelles è internazionale, a Vienna è off limits per Babbo Natale, mentre a Praga è segnato dalle carpe.... se conoscete a memoria tutti gli stand che colorano la piazza del vostro paese e volete immergervi in culture natalizie differenti, ecco la top ten dei mercatini europei.
Natale internazionale - Bruxelles. Da venerdì 26 novembre a domenica 2 gennaio la capitale belga batte al ritmo del Natale grazie al festival Plaisirs d'Hiver (Piacere d'inverno). Attorno alla Borsa e in Place Sainte Catherine si illuminano gli chalet di legno di 240 artigiani provenienti da tutto il mondo che creano un caleidoscopio di tradizioni natalizie. E ogni anno c'è un ospite d'onore. Nelle passate edizioni sono stati la Provenza, il Quebec, Tallin e la Lapponia, questo volta invece è il turno della Mongolia a cui è dedicato un mercato nel mercato (Île de la Réunion village). In questo crogiolo di culture quella belga viene onorata dalle cialde calde, dalle ciambelle di zucchero, dal cioccolato e dalla birra. E dopo lo shopping e le abbuffate? Un bel giro sulla ruota panoramica o un valzer sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio.
Praga, la carpa di Natale. A dicembre a Praga il Natale è concentrato in due storiche piazze della città: Piazza Venceslao e la medievale Piazza della Città Vecchia. Al cospetto di un gigantesco albero di Natale si presentano le bancarelle ricolme di giocattoli in legno, cristalli di Boemia, gioielli fatti a mano, le classiche marionette ceche (bellissimi gli alchimisti) e tante tante dolcezze: pan di zenzero, miele, pasta intrecciata con uva passa, biscotti alla nocciola e rum il tutto irrorato da litri di idromele e vin brulè dolce. Cibi classici che richiamano immediatamente le atmosfere invernali, ma che dire delle vasche piene di carpe che si trovano disseminate per le strade la sera prima della vigilia? La carpa indorata e fritta con insalata russa è la portata principale della cena natalizia ceca. Le scaglie del pesce sono poi l'equivalente delle nostre lenticchie: mettetevi una scaglia di carpa di tasca e avrete soldi a sufficienza per tutto l'anno a venire. Ma Praga non è solo Natale, anzi, è soprattutto San Nicolò. Il 5 dicembre vedrete passeggiare il santo con tanto di mitra assieme ad un angelo e a un diavolo (l'equivalente della nostra Befana) mentre distribuiscono ai bambini dolci, frutta e carbone.
Copenaghen e i folletti domestici. Da metà novembre a fine dicembre (eccetto il 24 e il 25) la città dellaSirenetta festeggia ai Giardini Tivoli. La ricetta è tradizionale, ma efficace: bancarelle d'artigianato, 8 chilometri di luci, festoni sui salici, un grande albero di Natale e il lago trasformato in una pista di pattinaggio. E per non farsi mancare nulla al centro del parco troverete un villaggio incantato abitato dai nisser, centinaia di rossi folletti meccanici. A questi particolari elfi domestici, tipici della tradizione danese, è dedicata Nissekobing, una della attrazioni principali del parco d'inverno. Se vi trovate a passeggiare da quelle parti, è consigliabile combattere il freddo con le cialde, i krapfen alla mela, le frolle ripiene di marzapane, un boccale di fumante vin brulè profumato alla cannella e zenzero o uva passa, mandorle, cannella e chiodi di garofano immersi nella grappa.
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