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24 nov 2010

La Cina e il Papa

C

on una nota ufficiale, il Vaticano protesta contro le autorità cinesi. Motivo del contendere, l'ordinazione di un vescovo senza l'approvazione apostolica.

La nota - L'ordinazione di padre Giuseppe Guo Jincai, nella provincia dell'Hebei della Repubblica Popolare, rappresenta per la Chiesa "una dolorosa ferita alla comunione ecclesiale e una grave violazione della disciplina cattolica". Il Papa, continua la nota, "ha appreso la notizia con profondo rammarico".

La Santa Sede ha quindi denunciato le "pressioni e restrizioni alla libertà di movimento alle quali sono sottoposti i cattolici cinesi", condizioni che determinano "una grave violazione della libertà di religione e di coscienza".

Offesa al Santo Padre - La pretesa di mettersi al di sopra dei Vescovi e di guidare la vita della comunità ecclesiale, secondo il Vaticano, "non corrisponde alla dottirna cattolica, offende il Santo Pare, la Chiesa in Cina e la Chiesa universale, oltre a rendere più intricate le difficoltà pastorali esistenti".

La nomina -  La nota ricorda poi che "più volte, durante l'anno corrente, la Santa Sede ha comunicato con chiarezza alle Autorità cinesi la propria opposizione all`ordinazione episcopale del Reverendodo Giuseppe Guo Jincai. Nonostante ciò, dette Autorità hanno deciso di procedere unilateralmente, a scapito dell'atmosfera di rispetto, faticosamente creata con la Santa Sede e con la Chiesa cattolica attraverso le recenti ordinazioni episcopali".

Il precedente - 
La nota ricorda la lettera ai cattolici cinesi del 2007 con la quale il Papa "ha espresso la disponibilità della Santa Sede a un dialogo rispettoso e costruttivo con le Autorità della Repubblica Popolare Cinese, al fine di superare le difficoltà e normalizzare i rapporti. Nel riaffermare tale disponibilità, la Santa Sede constata con rammarico che le Autorità lasciano alla dirigenza dell'Associazione Patriottica Cattolica Cinese, sotto l'influenza del signor Liu Bainian, assumere atteggiamenti che danneggiano gravemente la Chiesa cattolica e ostacolano detto dialogo".

E' dall'ascesa al potere del Partito comunista che la Cina ha interrotto i rapporti diplomatici con la Santa Sede, e soltanto negli ultimi anni sono stati avviati contatti informali.

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