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13 nov 2010

Immigrati , nuovi scontri a Brescia tra i manifestanti e la polizia

Tafferugli dopo che un corteo ha tentato di raggiungere gli uomini sulla gru. Maroni: la legge è uguale per tutti

La gru della protesta (Davide Elias/ Ipa)
La gru della protesta (Davide Elias/ Ipa)
MILANO - Scontri a Brescia tra un gruppo di manifestanti e le forze dell'ordine. Un corteo, cui si sono aggregati centri sociali e no global, ha cercato di arrivare sotto la gru dove sono asserragliati gli immigrati che protestano per il mancato rinnovo del permesso di soggiorno, ma sono stati bloccati dalla polizia. La risposta è stata il lancio di bombe carta, bottiglie e sassi verso i cordoni degli agenti che hanno cercato di respingere i manifestanti anche con le autoblindo. Già lunedì scorso c'erano state cariche della Polizia che intendeva sgomberare il presidio nei pressi del cantiere. I manifestanti riferiscono che anche oggi ci sono state cariche.

MANIFESTANTI - Il corteo, composto da un migliaio di persone, voleva esprimere solidarietà agli immigrati e protestare contro un appuntamento dell'organizzazione di estrema destra Forza Nuova che, invece, non c'è stato. I gruppi dei centri sociali che si sono uniti ai manifestanti bresciani arrivavano da diverse parti della Lombardia, compreso il Leoncavallo di Milano.

MARONI - Sulla protesta degli immigrati sulla gru, si è espresso sabato anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni: «La legge va rispettata. Se non ci sono i requisiti per ottenere il permesso di soggiorno, o si cambia la legge, ma non è che possiamo perché uno si mette a fare gesti eclatanti, violarla». «La legge - ha proseguito - è uguale per tutti. La sanatoria per colf e badanti è stata fatta e se uno ha fatto la domanda per essere ammesso e non è né una colf né una badante non vedo perché gli debba essere concesso il permesso di soggiorno». Maroni ha quindi aggiunto che «se é stato truffato da qualcuno, lo denunci e noi lo perseguiremo. L'unica cosa che mi infastidisce è dire che lo Stato ha truffato qualcuno. Non possiamo accettare il ricatto per violare la legge, mi pare una cosa assurda e inaccettabile che è evidente agli occhi di tutti». «Gli immigrati possono avere tutti i diritti che vogliono - ha poi concluso - ma fino a quando sarò ministro, non avranno mai il diritto di voto».


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