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6 nov 2010

Il COSMO-SkyMed è nello spazio



Il lancio del quarto satellite della costellazione è stato effettuato alle 03:20 di questa mattina dal poligono USA di Vanderberg



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(mi-lorenteggio.com) Roma, 06 novembre 2010 - Il razzo Delta II della Boeing (in configurazione 7420) si è staccato da terra dalla base USAF di Vanderberg, in California, alle 3:20 del mattino di oggi (ora italiana) per portare in orbita il suo prezioso carico. Il quarto occhio di COSMO-SkyMed, l'ultimo tassello che completa la costellazione italiana di osservazione della Terra e si va ad aggiungere ai suoi tre gemelli già operativi. Cinquantotto minuti dopo il satellite italiano si è regolarmente separato dal secondo stadio del lanciatore. 

Sono stati dunque risolti tutti i problemi tecnici all'origine dei quattro precedenti rinvii, che avevano fatto slittare il lancio - originariamente previsto per la notte tra il 29 e il 30 ottobre – fino a martedì scorso, quando un problema di carica alla batteria aveva determinato lo stop ad appena 50 secondi dal via. L'unica incognita era quella metereologica, ma il tempo si è mantenuto decisamente favorevole permettendo il lancio tanto atteso. 

"Per tutti noi è una grande soddisfazione - ha commentato il presidente ASI Enrico Saggese -, il coronamento di un lungo lavoro e un successo della tecnologia italiana. La costellazione di COSMO-SkyMed adesso è completata e pienamente operativa". 

COSMO-SkyMed, realizzato sotto l'egida del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca attraverso il finanziamento e coordinamento tecnico e operativo dall'Agenzia Spaziale Italiana e il co-finanziamento del Ministero della Difesa, è il primo esempio a livello mondiale di Sistema per l'Osservazione della Terra concepito fin dall'inizio per applicazioni ad uso duale (militare, civile istituzionale e commerciale), che fa del nostro un paese all'avanguardia in questo settore. 
La costellazione è stata costruita interamente in Italia. Finmeccanica attraverso le sue aziende, Thales Alenia Space, Telespazio e Selex Galileo, ha progettato, sviluppato e prodotto l'intero sistema del quale curerà anche la gestione dei servizi satellitari. L'acquisizione ed elaborazione dei dati e la commercializzazione a livello mondiale è gestita da e-Geos, società costituita da ASI (20%) e Telespazio (80%). 
Con il lancio del quarto e ultimo satellite, il sistema COSMO-SkyMed raggiunge la capacità ottimale di acquisizione di immagini, passando dalle attuali 1350 a 1800 immagini al giorno, riprese con qualsiasi condizione meteorologica e di illuminazione, vale a dire giorno e notte, caratteristica questa che rende il sistema italiano tra i più affidabili e avanzati nel mondo.I satelliti delsistema hanno già dato prova della qualità delle loro prestazioni fornendo, tra l'altro, immagini a elevata risoluzione nelle diverse operazioni di soccorso effettuate in differenti aree del Pianeta. Le mappe dettagliate della costellazione hanno fornito valido sostegno alla istituzioni internazionali e alle organizzazioni umanitarie permettendo di verificare in tempi brevi gli scenari di intervento, organizzare gli aiuti e guidare i soccorsi alle popolazioni colpite, come nel caso del ciclone Nargis in Birmania, del terremoto in Cina e in quello abruzzese. Gli 'occhi' di COSMOSkyMed hanno fotografato e monitorato anche la grande marea nera di petrolio che recentemente ha minacciato le coste della Louisiana. In queste settimane il sistema è anche impegnato nella sorveglianza della situazione a seguito dell'alluvione in Pakistan. 
Il sistema COSMO-SkyMed sorveglia il nostro pianeta su scala globale ed è dedicato alla previsione dei rischi e alla gestione delle emergenze ambientali, per applicazioni nel campo della difesa e della sicurezza nazionale, ma anche per finalità scientifiche e per servizi a valenza commerciale. La realizzazione dell'intero sistema ha richiesto un investimento complessivo di oltre un miliardo di Euro.

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