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9 nov 2010

Iervolino: "Nel 2008 dal Ministero nessun emergenza rifiuti"


"Questa epidemia che va da Pozzuoli a Casoria, da Casavatore a Procida mi pare un pochino strana. Comunque aspettiamo la magistratura". Così il sindaco commenta l'avviso di garanzia che l'ha raggiunto assieme ad altri amministratori. E annuncia querele nei confronti di "Libero" e "Il Messaggero"
per aver usato argomentazioni lontane dal diritto di cronaca


"Questa epidemia che va da Pozzuoli a Casoria, da Casavatore a Procida mi pare un pochino strana. Comunque aspettiamo la magistratura". A parlare è il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino che ha commentato così l'avviso di chiusura indagine per epidemia colposa riferito all'emergenza rifiuti del 2008, notificato ieri al primo cittadino partenopeo e ad altre 35 persone.

"Ci sono sindaci e commissari governativi, quindi funzionari di Prefettura - ha ribadito Iervolino - se veramente ci fosse stata un'inerzia di tutti nei confronti di un pericolo di epidemia, Il sindaco essendo anche autorità sanitaria, avrebbe dovuto prendere misure come la derattizzazione, un avviso ai cittadini, vaccinazioni per i più piccoli. Ciò che è strano è come si fa a diffondere un'epidemia che non c'è".

Il sindaco, comunque, sottolinea di "essere a disposizione della magistratura". "Come al solito io sono rispettosissima nei suoi confronti - ha detto ancora il primo cittadino - rispetto i ruoli e sono a sua disposizione, se mi chiama, anche domani mattina, vado di corsa, ma non mi permettere mai di telefonargli".

Anche in un'altra circostanza, come ha ricordato, "mi mandarono a chiamare (i magistrati ndr) per la storia del custode di una scuola che avevamo fatto rimanere lì anche da pensionato perché non trovava un posto dove andare ad abitare". "Poi il magistrato - ha precisato - si rese conto, molto tranquillamente che non è reato dare alloggio a chi ne ha bisogno". Alla domanda se questa sia la prima volta che ha a che fare con la magistratura il sindaco di Napoli ha infine risposto: "Sì, certo".

Il sindaco di Napoli ha anche dichiarato di aver dato mandato ai propri legali di sporgere querela nei confronti dei quoridiani "Libero" e "Il Messaggero", rei di aver usato "appellativi ed argomentazioni ben lontane dal diritto di cronaca e gravemente lesive". "Ferma restando la massima disponibilità confronti della magistratura - ha ribadito il primo cittadino di Napoli - risultano offensivi i toni ed i modi con cui sono state diffuse oggi, da alcuni organi di stampa, le notizie relative alla conclusione delle indagini per il rischio di epidemia legato all'emergenza rifiuti". "Tra l'altro - ha detto ancora Iervolino - poiché un comunicato dell'8 gennaio 2008 del ministero della salute affermava chiaramente che 'non si rilevano particolari danni alla salute attribuibili all'emergenza rifiutì, e quindi non ci sono state epidemie, risulta difficile capire come si possa aver diffuso qualcosa che non c'è stato".

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