Il social network deve solo perfezionare l'acquisto del trademark sul vocabolo, assegnazione già approvata dall'ente dei brevetti statunitense. Ma utilizzarla non sarà semplicissimo. Ecco perché
Face.com? Chissà. Al momento, il dominio è occupato e quello che è certo è che secondo il Patent Office, per garantirsi l'uso come marchio proprietario della parola "Face", Facebook dovrà usarlo in prodotti o servizi commerciali. Attualmente l'azienda di Zuckerberg utilizza la parola solo abbinata a "Book", mentre Face.com 1 è una piattaforma di riconoscimento fotografico, un'applicazione web che può risalire all'identità di una persona analizzandone la foto. Non sono pochi poi i possibili fronti di scontro con altre aziende di peso massimo: Apple, proprietaria della tecnologia "FaceTime", potrebbe avere qualcosa da ridire. Facecash è invece un'aziendache sviluppa applicazioni per iPhone e Android che fornisce servizi di pagamento basati sull'identificazione del volto. E anche qui per Zuckerberg non sarebbe facile capire come muoversi. A meno che il suo portafogli non sia già pronto a comprare tutto quello che contiene "Face" nel nome.
Meglio prevenire. Il motivo più immediato per cui Facebook potrebbe volere la parola "Face" è per non farci mettere le mani sopra a nessun altro. Ma fino ad un certo punto: nel documento prodotto dal Patent Office si fa riferimento agli usi del marchio registrato all'interno di applicazioni sociali e di comunicazione elettronici, ma si specifica la non validità del trademark per quanto riguarda i settori dell'automobile e dei motori in genere. Un argomento evidentemente troppo delicato per l'economia Usa, e che per il momento, Zuckerberg non può toccare.
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