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17 nov 2010

Elisabetta Tulliani chiede 10 milioni a Giornale, Libero e Panorama


Elisabetta Tulliani

ROMA (17 novembre) - La compagna di Gianfranco Fini, Elisabetta Tulliani, ha chiesto un risarcimento danni per 10 milioni di euro al Giornale diretto da Vittorio Feltri, a Libero di Maurizio Belpietro e a Panorama di Giorgio Mulè. L'atto di citazione, presentato al tribunale civile di Roma, riguarda i pezzi dei due quotidiani e del settimanale sulla vincita al Superenalotto della Tulliani, oggetto di disputa tra quest'ultima e il suo ex compagno Luciano Gaucci.

Dalla lettura di Libero si evince che la richiesta di Elisabetta Tulliani non riguarda la vicenda della casa di Montecarlo, quanto piuttosto gli articoli riguardanti la contesa tra la signora e Gaucci sulla vincita di 2,2 miliardi di lire al Superenalotto. La Tulliani, scrive Libero, «si è rivolta ai giudici chiedendo soldi a noi di Libero, al Giornale e a Panorama. Deve averci scambiato per la Sisal».

L'atto di citazione, depositato al Tribunale civile di Roma, è composto di 24 pagine «a firma del prof. avv. Giuseppe Consolo». «Avete letto bene: è lui, il deputato ex Pdl oggi finiano doc. Per dirla terra terra: il prof. avv. fa parte dello schieramento di Gianfranco Fini, il quale Fini è il compagno di Elisabetta Tulliani, la quale Tulliani, grazie a noi, vorrebbe rivincere al Superenalotto. Registriamo la vicinanza politica di Consolo a Fini compagno della Tulliani e passiamo oltre. Il lungo atto di citazione - scrive ancora Libero - è relativo alla contestata vincita al Superenalotto di Elisabetta Tulliani, quella che ha fatto scrivere ai giornalisti pagine e pagine. Fu lei la fortunata? Oppure Gaucci?».

«La signora Tulliani ci ha preso per Gaucci. Elisabetta ci chiede 10 milioni di euro»: così titola in prima pagina oggi Libero, sopra la foto della compagna del presidente della Camera. Una richiesta di risarcimento che il leader de La Destra, Francesco Storace, contesta politicamente a Gianfranco Fini che, dice, «non ha il diritto di usare la clava contro l'informazione».

«Tra i valori della destra declamati da Fini davanti al compiacente Saviano - sostiene Storace -
figura anche il soffocamento della libertà di stampa? La spropositata richiesta di 10 milioni di euro ai giornali che hanno informato gli italiani sulla casa di Montecarlo è scandalosa, vergognosa, illiberale. Tanto più che la sua compagna ha preferito il tribunale civile per evitare un fastidioso procedimento penale». «Fini è (ancora) il presidente della Camera. La terza carica dello Stato ha il dovere della trasparenza e non ha il diritto di usare la clava contro l'informazione. Qualcuno - conclude Storace - lo faccia rinsavire: chi deve risarcire una comunità è lui».

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