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15 ott 2010

Ryanair tenta di far chiudere un blog

Al grido di "Ryanair ti odio", alcuni viaggiatori si ritrovano su web per sfogarsi

La Ryanair vuole far chiudere il blog di alcuni viaggiatori coalizzati contro di lei

Un viaggiatore deluso da una compagnia aerea ha deciso di aprire un sito web per manifestare tutto il suo disappunto. Emblematico il nome scelto, «I hate Ryanair» (odio Ryanair). La compagnia di Michael o'Leary ovviamente non ha gradito ed è riuscita a fare cancellare il dominio. L' ideatore, Robert Tyler, non si è però dato per vinto.

LA CAUSA DI FRONTE A NOMINET - Il cittadino di Walthamstow, a nord-est di Londra, aveva aperto il suo sito nel febbraio 2007, con l'obiettivo dichiarato di «pubblicare delle storie dell'orrore» con Ryanair come protagonista, definendola come «la compagnia aerea più odiata nel mondo». Ma Ryanair ha intentato causa di fronte a Nominet, il «tribunale» britannico dedicato a risolvere le dispute legate ai domini Internet.

«METODI TERRIFICANTI» - Tyler ha risposto che lo sdegno per il modo con cui Ryanair ha sviluppato i suoi servizi è tale, che il marchio crea terrore in alcuni viaggiatori solo al sentirlo nominare. Soprattutto per il fatto di cercare spesso di ottenere il massimo guadagno con tecniche sgradevoli. E Tyler avrebbe vinto la causa, se non si fosse scoperto durante il processo che tra gennaio e maggio 2010 il suo sito ha pubblicato alcuni link sponsorizzati da compagnie aeree concorrenti come British Airways e Virgin Atlantic. Questi link hanno fruttato al signor Tyler 367 euro

LA SENTENZA - Nominet ha stabilito che questo, e non il contenuto del sito «pesantemente critico» nei confronti di Ryanair, fosse una violazione da condannare. Ordinando a Tyler di pagare 367 euro di risarcimento alla compagnia aerea e di chiudere il sito.
Un portavoce di Ryanair ha così commentato la sentenza: «Accogliamo favorevolmente la decisione del giudice e speriamo che in futuro questa persona (Tyler, ndr) si limiti a critiche basate sui fatti».

TYLER NON SI ARRENDE - Fatto sta che il giorno stesso della sentenza, il sito di Tyler ha pubblicato sulla home page un articolo dal titolo provocatorio: «Il tentativo di Ryanair di chiudere questo sito web fallisce». Digitando l'indirizzo inglese www.ihateryanair.co.uk si è infatti reindirizzati automaticamente a quello americano www.ihateryanair.org. Come rivendica Tyler sul suo nuovo sito (identico a quello precedente), «sfortunatamente, Ryanair ha vinto la causa grazie a un piccolo dettaglio tecnico. Ma niente paura, ci siamo già trasferiti al nuovo indirizzowww.ihateryanair.org e continueremo a tenervi aggiornati sugli abusi di Ryanair. Stiamo decidendo se appellarci o meno contro la sentenza, farlo ci verrebbe a costare 3.500 euro, una somma che potrebbe essere utilizzata per acquistare 16 milioni di voli Ryanair. Ovviamente tasse escluse».

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