Progetto di una società lituana: resort di lusso dove lavoreranno solo donne con i capelli biondi
Un gruppo di bionde di Olialia |
AMBIZIONE E BUSINESS - Secondo le prime indiscrezioni l'atollo delle bionde potrà essere raggiunto sia via mare sia con aerei. Il progetto infatti prevede anche la creazione di un servizio di linea aerea e di yacht sui quali naturalmente sarà impiegato solo personale composto da donne bionde. Sull'isola saranno costruiti non solo hotel, ma anche centri benessere, pizzerie, luoghi per il divertimento e per lo sport. Giedre Pukiene, direttrice e ideatrice dell'iniziativa, è certa che il progetto avrà successo: «Le nostre ragazze sono tutte intelligenti e hanno grandi capacità - dichiara la donna lituana - Inoltre sono molto ambiziose e hanno nella loro mente grandi idee di business». Secondo la Pukiene la sua società è in trattativa con diversi atolli che «sono pronti a cooperare per la creazione dell'isola delle bionde» e nel futuro resort non mancherà «un centro per l'educazione, chiamato Pretty Women, dove s'insegnarà alle ospiti come apparire sempre belle e perfette».
CRITICHE - Tuttavia non tutti hanno accolto con entusiasmo l'iniziativa. Le più critiche sembrano essere le donne che vivono nell'arcipelago, che è a maggioranza musulmano. Quest'ultime accusano la società lituana di aver ideato un progetto razzista e affermano che è contrario alle leggi locali che impongono agli investitori stranieri di impiegare nelle loro aziende almeno il 50% del personale locale. Inoltre anche le leggi europee vieterebbero di assumere personale in base al loro aspetto fisico. Il sitoweb locale Minivannews.com è stato letteralmente inondato da messaggi di protesta: «Perchè dobbiamo ospitare questo scempio nelle nostre isole» scrive uno dei tanti lettori contrari al progetto. «E' chiaro che non vogliono vendere l'idea che le bionde sono intelligenti – ha dichiarato seccata la giornalista lituana Sanita Jemberga alla Bbc -. Non sarà altro che un luogo dove vi sarà la prostituzione». Già all'inizio di quest'anno i gruppi musulmani più conservatori guidati dal predicatore Zakir Naik hanno organizzato manifestazioni nelle principali isole delle Maldive per protestare contro la vendita di alcolici e contro i vestiti troppo succinti delle turiste occidentali. Se il progetto dovesse andare in porto, è probabile che nuove proteste e manifestazioni saranno portate avanti nell'arcipelago. Ma la direttrice Pukiene non sembra essere affatto preoccupata e afferma che col tempo «la città delle bionde» riuscirà a conquistare anche i più critici: «Due anni di lavoro con solo donne bionde in Lituania mi hanno confermato le nostre immense capacità. L'isola delle bionde nascerà nelle Maldive entro il 2015. Sarà il Paradiso sulla Terra».
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