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30 giu 2010

Caccia al tesoro nei boschi tirolesi

ORSA ALL'ORO IN AUSTRIA PER UN BOTTINO DA 5 MILIONI DI EURO

Non è un gioco, ma il denaro nascosto 8 anni fa 

da un consulente finanziario scappato con i risparmi 
dei clienti. Allo scopritore spettano 660 mila euro

MILANO - Un bottino di cinque milioni di euro nascosto in un boschetto: in Austria è partita in questi giorni una frenetica caccia al tesoro. Otto anni fa un banchiere bavarese si è appropriato indebitamente dei risparmi dei clienti di un istituto di credito. L'uomo avrebbe sotterrato tutto il denaro in una boscaglia nei pressi di Kufstein, in Tirolo. La vicenda ha avuto una grande eco sulla stampa del Paese, tanto che numerose persone si sono già messe alla ricerca del malloppo: con pale e picconi i primi cacciatori di tesori stanno scandagliando metro per metro un'area di 15 ettari. Al fortunato (e onesto) scopritore spetta una ricompensa di 660 mila euro.

LA STORIA - La vicenda sembra uscita da un racconto giallo: tutto comincia nel 2002 quando un consulente finanziario della Baviera, identificato come Augustin G., viene arrestato e condannato a sei anni di carcere per aver saccheggiato i conti correnti di una banca tedesca, la DAB, impossessandosi di cinque milioni di euro. L'uomo avrebbe poi nascosto il maltolto sotterrandolo dentro alcune casse in acciaio nel sottobosco di Ebbs, al confine con la Germania. È quanto sostengono gli investigatori privati ingaggiati dalla banca truffata che dal giorno del rilascio, due anni fa, hanno pedinato ininterrottamente il 50enne.

ESTORSIONE MAFIOSA - Davanti ai giudici tedeschi il consulente finanziario di Rosenheim aveva sostenuto che l'intera somma gli era stata estorta dalla mafia italiana. La banca danneggiata - per la quale l'uomo lavorava -, tuttavia non ha mai dato credito a tale versione. Infatti, del bottino finora non c'è traccia. La banca gli ha dunque messo alle calcagna un team di detective. Che hanno seguito l'uomo fino in Tirolo, dove una notte d'aprile è stato sorpreso mentre si aggirava nei boschi con una torcia elettrica e una grossa borsa in mano, riferisce la Kronen Zeitung. Qualche giorno più tardi Augustin G. restituì 100 mila euro in banconote da 500 ad un creditore in Germania. Erano umide, ammuffite e odoravano di marcio. Per gli investigatori la prova che i soldi ancora esistono e si trovano lì, nel bosco di Ebbs.

CORSA ALL'ORO - Una vicenda misteriosa e affascinante che è finita sulle prime pagine della stampa tedesca. Perlomeno la gente del piccolo comune austriaco non si è ancora fatta contagiare dalla febbre da caccia al tesoro, spiega l'amministrazione locale. Che sottolinea: «Al momento dobbiamo soprattutto affrontare le numerose richieste di stazioni tv e reporter, soprattutto dalla Germania, che stanno arrivando nella zona». Intanto però la tranquilla cittadina si prepara all'assalto dei cacciatori di tesori: come riferisce il portale oe24.at alcuni albergatori stanno offrendo ai turisti speciali pacchetti «corsa all'oro», mentre i commercianti hanno già abbassato il prezzo dei badili.

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