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19 mag 2010

Scontri a Bangkok, ucciso un fotografo italiano

Scontri a Bangkok, ucciso un fotografo italiano

Lo scrive la France Presse. L'italiano ucciso oggi a Bangkok, secondo quanto riferisce l'agenzia Afp, è Fabio Polenghi. Ci sarebbe anche un secondo giornalista tra le vittime. Secondo un portavoce del governo i leader delle camicie rosse hann deciso di arrendersi.

Almeno cinque persone, fra le quali un giornalista italiano, sono state uccise negli scontri di stamani a Bangkok fra manifestanti anti-governativi e forze di sicurezza. Lo ha reso noto la polizia thailandese. La vittima, una delle cinque degli scontri, è un fotografo di nome Fabio Polenghi, colpito allo stomaco, il cui cadavere adesso si trova in un ospedale pubblico. Nella guerriglia sono state arrestate venti persone, uno dei leader delle Camicie Rosse è fuggito. Polenghi è stato colpito al cuore e all'addome. Il fotografo è stato riconosciuto da una amica attraverso le immagini diffuse dalla tv del suo trasporto in ospedale. Tramite l'unità di crisi, la Farnesina sta verificando la notizia.

Polenghi si trovava in Thailandia da tre mesi. Qui c'è una sua biografia. Aveva il giubbotto antiproiettile e un casco da motociclista in testa. Il fotografo italiano è stato colpito nella zona di Saladeng, a circa un chilometro dal centro dell'accampamento dei manifestanti, dove l'esercito ha sfondato la barricata. Lo riferiscono fonti giornalistiche, precisando che l'uomo è arrivato già morto in ospedale. Le drammatiche immagini di Polenghi dopo il ferimento sono state mostrate dalla tv Pbs. Trasportato da un gruppo di colleghi verso una motocicletta, Polenghi che indossava il giubbotto antiproiettile e un casco, è stato portato di corsa verso il Police Hospital. Quando l'esercito ha sfondato la barricata, c'è stata una breve resistenza da parte delle camicie rosse, che ha provocato una sparatoria, nel corso della quale cinque persone sono rimaste uccise, fra le quali il fotografo italiano.

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