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19 mag 2010

Tremonti: «Taglio del 5% dello stipendio dei parlamentari? E' solo l'aperitivo»


Il ministro dell'Economia sulla manovra: «Dovranno preoccuparsi solo i falsi invalidi e gli evasori»

Giulio Tremonti (Eidon)
Giulio Tremonti (Eidon)
MILANO - «È ora di ridurre effettivamente il peso della mano pubblica»: così, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha parlato a Bruxelles in riferimento alla manovra di bilancio a cui il Tesoro sta lavorando. Il ministro - nel corso della conferenza stampa seguita alla riunione dell'Ecofin - non è entrato nel dettaglio delle misure a cui si sta lavorando, limitandosi a dire, «dovranno preoccuparsi solo i falsi invalidi e gli evasori».

CORREZIONE DEL SISTEMA - La manovra che l'Italia si accinge a varare «deve essere una correzione non solo dei conti, ma del sistema» ha aggiunto Tremonti. «Se si costruisce bene una correzione, c'è anche una cifra etica», sostiene Tremonti, ribadendo l'impegno dell'Italia a «ridurre il debito pubblico perchè rappresenta un fattore di distorsione, ma noi non vorremmo che gli altri continuassero con gli antichi vizi di debito privato».

«RISPETTEREMO IMPEGNI UE» - «L'Italia ha ricevuto nel dicembre scorso indicazioni dalla Ue per la correzione dei propri conti pubblici. Noi intendiamo rispettare quegli impegni e quei numeri. Non c'è stato chiesto nient'altro». Esistono in Italia «margini di taglio della spesa pubblica tanto ampi da poter intervenire senza creare effetti distorsivi» sull'economia ha aggiunto il ministro dell'economia. «L'area della spesa pubblica è talmente ampia - ha sottolineato Tremonti - che può essere ridotta senza produrre un effetto recessivo».

PENSIONI - Poi Tremonti si è soffermato sul tema delle pensioni, una delle voci a cui potrebbe ricorrere il governo per migliorare i conti pubblici: «Se lei mi chiede (risponde a un giornalista in conferenza stampa ndr) se stiamo stravolgendo il sistema pensionistico le dico di no, perchè funziona bene. Abbiamo il sistema previdenziale più stabile d'Europa».

GLI STIPENDI DEI POLITICI - Il ministro dell'Economia si è anche detto d'accordo a una decurtazione dello stipendio per i parlamentari: «Ho sentito parlare di tagli agli stipendi dei parlamentari dell'ordine del 5%. Mi viene da sorridere. Per me è solo un aperitivo».

TASSE - «Non aumenteremo le tasse e non ci saranno interventi sui più deboli»: ha aggiunto ancora Tremonti. «Non metteremo le mani in tasca ai cittadini - ha sottolineato il ministro dell'Economia - ma ridurremo la spesa pubblica lì dove è meno produttiva e dove non ha un effetto recessivo».

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