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28 mag 2010

Regole uguali, prove diverse Le maturità sono quasi 800



Sempre gli stessi, come numero, e non si sa più se per comodità giornalistica o statistica: la «carica dei 500 mila», studente più, studente meno. Anche se lo scorso anno sono stati 398.096, anche se quest'anno saranno qualcosa in più, e i privatisti qualcosa in meno (questa volta devono sostenere l'esame preliminare nelle ultime due settimane di maggio). Gli esami, si sa, non finiscono mai. Nel senso che i corsi di studi sono così numerosi che le prove degli esami di Stato devono tener conto di quasi 800 tipi diversi di indirizzi (erano 786 lo scorso anno, 742 l'anno prima). Caso unico nel panorama scolastico mondiale. Ci sono 96 indirizzi ordinari, 172 indirizzi con progetto assistito e 614 sperimentazioni autonome. Una girandola di offerte formative, progetti educativi, percorsi di tendenza. E per ognuno dei 786 indirizzi la seconda prova scritta della maturità sarà diversa.

La consistenza numerica degli indirizzi di studio, per i quali sono state scelte le materie oggetto di seconda prova scritta e quelle da affidare ai membri esterni delle commissioni, è decisamente imponente. Ordinari: 5 indirizzi liceali, 39 quelli dell'istituto tecnico, 19 per i professionali e 33 per gli istituti d'arte 33. Gli indirizzi sperimentali si dividono in due: con progetto assistito 172, con sperimentazione autonoma 614. Totale 786 "maturità" e altrettante prove scritte. Finirà tutto con il riordino delle scuole superiori appena varato? Al ministero giurano di sì. Intanto, la statistica promette ancora il 97-98% di diplomati.

(Emblema)
LA PRIMA PROVA 
E' intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana. Con il tema, «argomento per un componimento scolastico», così lo definisce il dizionario Devoto-Oli, in pratica una "condanna": il tema – come genere letterario – esiste solo a scuola. Comunque sia, dopo anni di scritture e di saggi brevi, siamo al finale di partita, la prima composizione scritta, madre di tutte le prove. "Se fai bene il tema hai già fatto metà dell'esame", vale sempre. Restano confermate le tipologie di scrittura adottate sin dal primo anno della riforma (maturità 1999). Purtroppo si sono perse per sempre le tracce delle altre tipologie previste nella prima stesura della Legge n. 425, del 1997, istitutiva del nuovo esame: la relazione tecnico-scientifica e la forma epistolare (lettera o diario), il riassunto. Peccato, perché erano davvero delle novità significative.

LE FORME DEL TEMA - Le quattro forme del "tema" sono note, i titoli sono invece già chiusi nelle buste di plastica che verranno inviate ai Centri servizi amministrativi (i Provveditorati), per poi essere consegnati ai presidi e quindi aperte martedì 22 giugno. 
Tipologia A - analisi del testo (il "vecchio tema letterario"): vengono richiesti analisi e commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario o non letterario, in prosa o in poesia, corredato da indicazioni che orientino nella comprensione. 
Tipologia B - produzione di un saggio breve o di un articolo di giornale – lo studente sceglie sia la forma (saggio breve o articolo) sia l'argomento tra i quattro ambiti di riferimento proposti dal ministero: ambito storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico. 
Tipologia C - tema di argomento storico (il "vecchio tema storico") 
Tipologia D - tema di ordine generale (il "vecchio tema d'attualità").

Il tema «perfetto»: vai alla guida di Corriere.it

LA SECONDA PROVA SCRITTA - Verte su una materia d'indirizzo, tra quelle che caratterizzano il corso di studi e può essere articolata in più proposte offerte alla scelta del candidato. Dopo la "sorpresa" dello scorso anno, il ministro Mariastella Gelmini si è riaffacciata su YouTube per annunciare le materie della seconda prova (il video è sul suo canale ) per arrivare subito ai diretti interessati. Così, a ventiquattro ore di distanza dal tema, ecco il secondo accertamento: il possesso delle conoscenze specifiche degli studi seguiti, attraverso una delle materie caratterizzanti il medesimo corso. In pratica, chi ha studiato cinque anni di greco deve (dovrebbe) dimostrare di saper tradurre 15-20 righe di Plutarco, Isocrate, Lisia o, anche se non proprio in scioltezza, un Demostene o un Tucidide. E chi ha studiato ragioneria o termotecnica, dovrà pur avere una certa dimestichezza con la sua specializzazione. La seconda prova scritta ha lo stesso peso dell'elaborato di italiano e della terza prova.

LE SECONDE PROVE 2010 Greco al liceo classico, matematica allo scientifico, lingua straniera al linguistico, pedagogia al liceo pedagogico, figura disegnata all'artistico. Per il settore artistico (licei e istituti d'arte) la materia di seconda prova ha carattere progettuale e laboratoriale (architettura, ceramica, mosaico, marmo, oreficeria ecc.) e si svolge in tre giorni. E ancora, economia aziendale all'istituto tecnico commerciale ragionieri), estimo all'istituto tecnico per geometri, lingua straniera al turistico, economia e gestione delle aziende ristorative all'istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione, tecnica amministrativa al professionale per i servizi sociali. Ma questa è solo la punta del lungo elenco delle oltre 700 diverse maturità. Il riordino della scuola superiore appena varato mira proprio alla drastica riduzione delle centinaia di indirizzi esistenti, tra corsi ordinari e maxisperimentazioni che sopravvivono.

LA TERZA PROVA Anche questa scritta è a carattere pluridisciplinare e coinvolge un massimo di cinque materie dell'ultimo anno di corso (nella stragrande maggioranza sono quattro per ragioni di correttezza didattica) e consiste nella risposta a quesiti singoli o multipli ovvero nella soluzione di problemi o di casi pratici e professionali o nello sviluppo di progetti ed è strutturata in modo da consentire, di norma, anche l'accertamento della conoscenza di una lingua straniera. Sono confermati anche le tipologie e il numero di quesiti.

Terza prova: le tipologie. Clicca per vedere la tabella

IL COLLOQUIO - E' l'ultima, indimenticabile, prova, volta all'accertamento delle conoscenze e delle competenze acquisite nell'ultimo anno del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e specifici propri dell'indirizzo di studio scelto, nonché delle capacità critiche dello studente. Il colloquio si svolge su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso. Anche quest'anno è possibile presentare una tesina redatta nel formato preferito, anche multimediale, ma si può iniziare la prova orale solo con l'esposizione dell'argomento scelto dal candidato (argomento che deve essere comunicato alla commissione il primo giorno degli scritti).

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