E' di ieri sera la notizia del primo piccolissimo passo del governo verso i tagli dei ministri e delle spese:
Primo via libera al taglia-ministri
di Barbara Fiammeri
Arriva il sì al taglio dei ministeri ma a partire dal prossimo Governo. A deciderlo è stata ieri la commissione Bilancio del Senato ratificando l'intesa raggiunta nel centro-sinistra e sostenuta dalla Lega, che riduce a 12 il numero dei ministri e impone il tetto di 60 poltrone all'intera compagine governativa di cui fanno parte, oltre agli stessi ministri e al premier, ministri senza portafoglio, viceministri e sottosegretari. La norma è contenuta nell'emendamento alla Finanziaria del relatore Giovanni Legnini che accorpa le proposte presentate dalle coppie Salvi-Villone (Sd), Bordon-Manzione (Unione democratica) e dal leghista Roberto Calderoli.
...
Ma a dire il vero, l'aspetto più interessante è quello che nell'emendamento non c'è scritto. L'accordo raggiunto ieri non fissa una data precisa per la sforbiciata.
Tuttavia, quel rinvio «al Governo successivo a quello in carica» ha fatto riprendere quota all'ipotesi di un Prodi bis. Il premier ovviamente non ne parla. Il suo obiettivo principale è superare lo scoglio della Finanziaria.
sole24ore
Come si può notare dagli stralci dell'articolo siamo ben lontani da una soluzione reale del problema, che da ogni parte richiede la giustizia.
E' molto interessante e divertente anche il fatto che si rimanda al prossimo governo, ossia: se vincete voi così avrete meno da mangiare...In poche parole è come mandare un colpo al rivale!
Vogliamo tagliare le spese di questo governo squalo e predatore.
Tagliare stipendi e parlamentari!
Questo è il primo e più importante punto da risolvere e il primo atto da compiere!
Nessun commento:
Posta un commento