Berlusconi vuole più poteri per il premier: «Così non riesco più a operare»
Il capo del governo: «Finchè gli italiani mi vorranno continuerò a dedicare le mie energie alla politica»
Silvio Berlusconi (Ansa) |
IL PREMIER NON LASCERA' A FINE MANDATO - «Finchè gli italiani mi vorranno alla loro testa, al loro fianco per combattere in nome della libertà e della democrazia è mio dovere rispondere a così tanta fiducia dedicando a questo tutte le mie energie». Con queste parole Berlusconi annuncia nel libro la sua intenzione di non lasciare la vita politica a fine mandato. «Credo di aver compreso la spinta dal basso della nostra gente del nostro popolo, prima e meglio di altri - dice il presidente del Consiglio -. Gli italiani me ne danno atto di continuo, perfino oltre i numeri del risultato elettorale del nostro movimento, come attestano tutti i sondaggi».
IL PREMIER: «MI ADDOLORA L'ODIO CONTRO DI ME» - «C'è una cosa che mi addolora davvero: l'avversione, addirittura l'odio che gli oppositori manifestano contro di me e contro il mio governo» spiega ancora il premier nel libro. Berlusconi sottolinea di non essere affatto un dittatore («fa ridere»), eppure questa accusa, unità a una «incredibile» quantità di odio, hanno spinto «qualche mente esaltata» a lanciargli contro un treppiede e una statuetta «allo scopo di farmi fuori». «Non c'è un solo italiano, uno solo - dice il premier - che possa dire di aver subito un qualche danno da me e dai miei governi» tranne «mafiosi e camorristi». Berlusconi traccia il bilancio del suo operato: «Non abbiamo aumentato una sola imposta. Non abbiamo potuto ridurle come avremmo voluto, ma intanto abbiamo abrogato l'Ici sulla prima casa, abbiamo detassato i compensi per la maggiore produttività, abbiamo introdotto l'Iva di cassa, tanto per citare alcuni provvedimenti. Abbiamo aumentato le pensioni più basse. Abbiamo fatto fronte con assoluta tempestività ed efficacia alle emergenze come i rifiuti di Napoli e della Campania, come l'Alitalia, come il terremoto in Abruzzo. Abbiamo mantenuto i conti pubblici in ordine resistendo a tutte le critiche della sinistra. Abbiamo garantito la pace sociale estendendo la cassa d'integrazione a tutti coloro che perdono il lavoro. Rappresentiamo bene l'Italia all'estero ed abbiamo bloccato l'immigrazione clandestina dai Balcani e dall'Africa, dall'Albania e dalla Libia».
Nessun commento:
Posta un commento