Giornata difficile per le Borse europee, con gli indici tutti in ribasso. Il «la» stonato è arrivato ancora una volta dalla Germania. Dopo i "tira-e-molla" sul salvataggio della Grecia, dovuti alle elezioni locali tedesche (e comunque perse dalla coalizione di governo), è arrivato il divieto di vendite allo scoperto su alcuni istuituti finanziari tedeschi oltre che su alcuni prodotti finanziari.
Nella lista delle società per le quali sono vietate le vendite allo scoperto figurano Aareal Bank, Allianz, Commerzbank, Deutsche Bank,Deutsche Boerse, Deutsche Postbank, Generali Deutschland Holding, Hannover Rueck, Mlp e Muenchener Rueck.
In più la BaFin, la Consob tedesca, ha fatto divieto di vendite allo scoperto "nude", cioè senza nemmeno avere il titolo in prestito, di tutte le emissioni governative Ue denominate in euro e trattate in Germania. Il divieto comprende anche le vendite allo scoperto dei Cds sui bond governativi Ue, che sono scambiati senza però essere più "legati" all'obbligazione stessa.
La mossa, ed era abbastanza facile prevederlo, ha mandato in tilt i mercati. Il fatto di non essere stata coordinata, né essere stata introdotta con il debito preavviso ha creato sfiducia. Tra le sale operative si è diffussa la senzasione che Berlino sappia qualcosa che non vuole dire. Magari su un possibile fallimento di una qualche banca tedesca. Una sfiducia, che non è stata certo "mitigata" dalle incoraggianti parole della cancelliera Angela Merkel: «l'euro é in pericolo - ha detto - e se la valuta unica dovesse fallire, allora fallisce anche l'Europa».
Sui mercati azionari, come detto la reazione, è negativa. L'indice Stxe 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, cede oltre due punti percentuali, con Milano che a metà seduta rimane la piazza più debole della giornata, mentre Atene riesce meglio di tutte le Borse europee a contenere le perdite.
Sempre forte la corrente di vendite sui titoli delle materie prime a causa del calo dei prezzi delle scorte e su quelli delle auto (-3,80% l'indice si settore) anche a causa di un report negativo di Merril Lynch-Bank of America su Bmw, il cui titolo cede il 4,74%. In attesa dell'avvio di Wall street, cali diffusi tra le banche: Bnp Paribas -6,17%, Intesa San Paolo -5,54%, Unicredit -5,44%, Barclyas -5,18%. Su livelli di pareggio Commerzbank e Deutsche postbank, in leggera controtendenza National bank of Greece, che sale dello 0,68%.
Nessun commento:
Posta un commento