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2 feb 2010

IL FANTASISTA SI È ALLENATO POCO E MALE E CONTRO L'INTER HA DELUSO

Dinho, la festa prima del derby-flop

Notti folli in una suite di un grande albergo. Il prezzo: 75 mila euro

Ronaldinho (Liverani)
Ronaldinho (Liverani)
MILANO — Una cosa l'abbiamo capita. Ronaldinho non è un pantofolaio: difficilmente sceglie di trascorrere a casa le sue serate guardando «Porta a Porta» con una tisana in mano e le gambe allungate sul tavolino. Preferisce i ristoranti brasiliani, suonare i bonghi nei locali di samba, far tardi con gli amici. E pazienza se il giorno dopo c'è un allenamento da affrontare o il ritiro di una gara di campionato da sopportare. Non di rado è stato avvistato in discoteche, festival latino-americani, a fare baldoria da solo, con compagni o colleghi di altre squadre. Qualche volta la società gli ha tirato le orecchie, in altre occasioni ha semplicemente preso atto dell'accaduto. Del resto finora il rendimento del brasiliano è stato di alto livello: ha segnato 9 gol in campionato, risultando il miglior marcatore della squadra; ha realizzato una splendida tripletta con il Siena e in molte occasioni ha trascinato il Milan alla vittoria.

Ronaldinho è così, prendere o lasciare. A Torino ha fatto l'alba per festeggiare il compleanno del fratello Roberto fra churrasco e musica: ma siccome aveva demolito la Juve poche ore prima (2 gol nel 3-0 rossonero), nessuno si è sognato di avanzare pubbliche reprimende. Ora invece dopo la sconfitta subita nel derby, e i conseguenti sogni di gloria evaporati, un gossip maligno circola da qualche giorno per Milano. «Ronaldinho ha fatto festa per tutta la settimana prima della partita con l'Inter» dicono. Possibile? Possibile. Il brasiliano, l'uomo in più del Milan di Leonardo, il giocatore più amato dal presidente Berlusconi e capace di segnare cinque gol in otto giorni tra Juventus e Siena, ha folleggiato per tre notti consecutive in uno degli hotel più lussuosi ma anche più in vista della città. Ha affittato per sé e per gli amici una suite da mille e una notte, abbandonata in tutta fretta solo sabato in tarda mattinata per raggiungere Milanello per l'allenamento della vigilia e il ritiro con la squadra. I tre giorni di festa sono costati 75 mila euro come l'equivalente di un Suv di lusso o di un garage in centro a Milano. Affari suoi, verrebbe da dire. Verissimo. Un dubbio però sorge spontaneo: la sua condotta nei giorni precedenti alla sfida che può indirizzare la stagione ha influito sul rendimento in gara? Il Corriere della Sera gli ha rifilato 5 in pagella, voto decretatogli anche dalla Gazzetta dello Sport. Dinho si è fatto parare un rigore al 47' della ripresa, ma più in generale ha offerto una prestazione opaca.

«Era più dispiaciuto per aver perso il derby che per aver fallito il tiro dal dischetto» ha commentato sabato Leonardo alla vigilia della gara con il Livorno. Ma comunque non si ha la riprova che il Milan avrebbe battuto l'Inter se l'irrequieto Dinho fosse andato a letto per tutta la settimana alle 22 dopo aver visto un bel dvd nel soggiorno di casa sua. E siccome ciascuno trascorre il tempo libero come meglio crede, Clarence Seedorf la prossima settimana su invito di Kofi Annan, Bob Geldof e Desmond Tutu, arcivescovo sudafricano e premio Nobel per la Pace, interverrà a Londra al convegno «One Young World». Un summit, dove si danno convegno giovani under 25, che si candidano a diventare i leader di domani. Seedorf terrà un discorso e diverrà ambasciatore dell'organizzazione mondiale. Partirà lunedì 8 febbraio e tornerà il 10: la dirigenza milanista ha concesso al giocatore il permesso di intervenire perché si tratta di una iniziativa che dà lustro e prestigio anche allo stesso club. Ma la presenza del centrocampista per la gara con l'Udinese (in programma venerdì 12 febbraio, per consentire ai rossoneri di preparare al meglio la sfida di Champions con il Manchester del 16) è in forte dubbio.

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