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13 feb 2010

Berlusconi vuole la villa di Macherio


"Sono stanco di abitare ad Arcore". È l'ultima battaglia con la moglie
dove vive Veronica e i figli Luigi ed Eleonora



MILANO - "Qui ormai mi sono stufato, voglio andarmene". Berlusconi lo ha confidato a amici e collaboratori in questi giorni: la residenza di Arcore gli sta stretta, anche a causa della convivenza, un po' forzata, con il figlio Piersilvio, che a Villa San Martino abita con la Toffanin. Il Cavaliere avrebbe già in mente dove traslocare: a Macherio, nella settecentesca Villa Belvedere, appartenuta ai Visconti di Modrone, dove oggi vivono la moglie Veronica, il figlio Luigi e, quand'è in Italia, anche Eleonora, la secondogenita dell'ormai ex coppia. Ma il trasloco si annuncia complesso, legato com'è alla causa di divorzio intentata dalla signora Lario. Che adesso rischia lo sfratto dalla casa in cui sta da più di vent'anni e nella quale ha cresciuto i suoi ragazzi.

Che la dimora di Macherio avrebbe potuto diventare per lei un ricordo, Berlusconi a Veronica lo aveva già fatto capire un paio di settimane fa, quando i due si erano incontrati, in compagnia dei rispettivi legali, in una stanza della Prefettura di Milano. E proprio per parlare di divorzio. Insomma: se le richieste dell'ex moglie (che vuole un assegno di 43 milioni l'anno) non dovessero accomodarsi a una cifra accettata dalla controparte, la signora potrebbe doversi rassegnare a liberare Villa Belvedere. A meno che il giudice non decida diversamente.
La novità è che adesso il premier dice di volere la casa di Macherio per sé. Può essere una mossa strategica per aggiungere peso nella causa di separazione, ma in ogni caso, ai suoi ha confidato che l'idea di lasciare comunque Arcore è sempre più consistente. E se il progetto di insediarsi a Macherio non trovasse sbocchi, se cioè i legali della signora Lario riuscissero a impedire lo sfratto, c'è già pronta una soluzione alternativa: Villa Gernetto a Lesmo (sempre in Brianza), che Berlusconi ha appena fatto ristrutturare per adibirla a sede della sua "università liberale". Ma l'ateneo-pensatoio verrebbe ospitato soltanto in un'ala dell'immensa villa, e il Cavaliere avrebbe comunque a disposizione una dimora principesca da adibire a residenza privata.


L'opzione numero uno rimane in ogni caso la villa di Macherio, alla quale Silvio aveva sempre preferito la pur confortevolissima casa-ufficio di Arcore. Qualche indizio di questa sua inedita predilezione, Berlusconi lo aveva seminato dopo l'ultimo pranzo con i figli a Villa San Martino. Al momento, ripete da allora il Cavaliere, la divisione del patrimonio di famiglia dopo il divorzio non è all'ordine del giorno: "C'è solo da decidere dove andrà a vivere Veronica e il mensile che le verrà corrisposto". Due cose strettamente legate, la prima condiziona l'altra. Il premier ha evitato accuratamente di ipotizzare che l'ex moglie possa restare dov'è ora, nella casa dove ha fatto crescere i suoi tre figli, aprendo un nuovo capitolo nella "battaglia" con l'ex first lady .

Veronica Lario possiede un appartamento in Svizzera, peraltro intestato alla madre, e un altro a Londra. Del patrimonio immobiliare di lui, invece, è difficile tenere il conto. Si tratterebbe di una ventina di case. Quelle più note sono ad Arcore, Macherio, Lesmo, Portofino, Cernobbio, la Certosa in Sardegna, due alle Bermuda, sette ad Antigua. L'acquisto più recente, estate 2008, è a Lesa, sul lago Maggiore: la neoclassica Villa Campari. A Veronica piaceva parecchio, anche se non c'è stata troppe volte: "L'aria del lago mi rilassa". Ma gli intimi del premier escludono che possa essere ceduta alla signora: "Silvio è innamorato di questa villa". Di recente, ha voluto perfino informarsi sull'edificio adiacente che sta venendo su a un passo dal lago, a fianco di casa sua: "Com'è possibile costruire proprio sulla riva, non si può fare qualcosa?".

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