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5 gen 2010

Social Trance: In seimila per la "Social ipnosi" "Truffa". "No, mi ha rilassato


Ieri sera un ipnotizzatore inglese ha raccolto sul web
via Facebook e Twitter, una folla di internauti
In seimila per la "Social ipnosi"
"Truffa". "No, mi ha rilassato"
Un audio mp3 da ascoltare. Molti i delusi, qualcuno si è
Saddormentato, altri hanno detto di essere caduti in trance


QUALCUNO è caduto in trance, altri si sono semplicemente addormentati e altri ancora si sono considerati truffati dal "Giucas Casella del web". Qualunque sia stata la vostra reazione al primo esperimento di ipnosi di massa online - sempre che ne abbiate preso parte - certo è che lo show messo in rete ieri notte da Chris Hughes, ipnotizzatore e ipnoterapeuta inglese diplomato all'Omni Hypnosis Training Centre in Florida, è stato uno dei più seguiti globalmente negli ultimi tempi. Un evento mediatico a tutti gli effetti, accessibile via web dagli utenti di Twitter e Facebook. Una social ipnosi, insomma, che ha tenuto connessi per oltre due ore migliaia di utenti da 85 paesi del mondo. E anche molti italiani, noi compresi.

L'appuntamento, dato già da settimane attraverso il sito Social Trance, era per le 20 e 30 inglesi del 4 gennaio con convocazione prevista 15 minuti prima attraverso una mail ricevuta nella casella di posta lasciata al momento dell'iscrizione. Ma l'evento, nonostante l'ottima visibilità data prima dalla stampa inglese e poi da quella mondiale, non è andato come previsto. A un'ora dal via il sito che avrebbe dovuto trasmettere il live audio dell'ipnosi è andato giù a causa delle troppe connessioni simultanee. Colpevoli forse i 10 mila iscritti e i centinaia di curiosi che si sono dati appuntamento per seguire la sessione. Così, nell'attesa, agli utenti non è rimasto altro che confrontarsi sui social network. Il topic socialtrance è stato tra i più popolari su Twitter e il gruppo su Facebook ha raggiunto in poche ore i 10mila iscritti e oltre 500 discussione aperte.

A soli dieci minuti dall'orario di inizio della trance di massa sono gli utenti, ancor prima del tweet di Chris Hughes, a comunicare il nuovo sito che ospiterà l'evento. Puntuale parte l'audio che trasmette per circa venti minuti una musica new age e puntuali arrivano i commenti degli utenti. Sarà l'attesa, sarà la musica, definita da alcuni subliminale, ma l'ascolto inizia a dare i primi frutti. "Mi sento rilassata", scrive Laura da Londra mentre dall'Argentina c'è chi invece inizia a spazientirsi.

A calmare gli animi degli aspiranti ipnotizzati è Chris che comunica via Twitter l'imminente inizio e così, tardivamente e soave, arriva la voce del terapeuta inglese che in marcato accento britannico introduce gli ascoltatori alla materia. "L'ipnosi aiuta ad entrare in contatto con il subconscio - spiega subito - e a riuscire negli obiettivi della vita".

Prima però ci sono da sfatare alcuni miti: "L'ipnosi non fa dormire ma rilassa lasciando la mente cosciente - continua Chris - io non ho poteri speciali ma il successo dipende dalla vostra capacità di lasciarvi andare. Ma soprattutto - conclude - nessuno rimane in stato di ipnosi".

Tre i segreti della perfetta riuscita: concentrazione, flessibilità mentale e buona immaginazione. Giusto il tempo di rispondere ad alcune domande arrivate in tempo reale, anche dall'Italia, e Chris saluta gli ascoltatori: per motivi legati alla legge inglese l'ipnosi non potrà andare in diretta ma chi lo vorrà potrà scaricare l'audio in mp3 da un link che tempestivamente appare sul sito. Immediata la risposta dei centinaia di utenti tenuti in sospeso dalla tranquilla voce di Hughes.

Truffa, la più grande del nuovo anno, è il termine più utilizzato su Twitter e su Facebook c'è anche chi, a commento del tempo perso nell'ascolto, spende anche parole un po' più forti. Ma Chris è un professionista nel calmare gli animi e si scusa pubblicamente su Twitter spiegando che la delusione è grande soprattutto per lui.

I più motivati non si danno per vinti e procedono all'ascolto dell'audio. Venti minuti di viaggio mentale che conduce fino all'ipnosi. Si inizia stendendosi a terra e chiudendo gli occhi, poi tocca alla mente portare i muscoli in totale rilassamento e lasciarsi andare come guida la voce, sempre più soave, di Chris. La vera ipnosi inizia con la visualizzazione di una scala di dieci gradini, il terapista conterà da uno a dieci e una volta raggiunto l'ultimo il web paziente sarà in pieno possesso della sua volontà e della sua vita e potrà decidere, a subconscio aperto, di dare una svolta. Ognuno scelga cosa vuole cambiare: smettere di fumare, di bere, di mangiare cibi nocivi o di uscire da una brutta situazione. Ciò che importa è che quando Hughes conterà da uno a cinque gli occhi torneranno ad aprirsi. Fine delle trasmissione.

L'evento continua in diretta sui social network. Come è andata? Su Facebook c'è chi apre un sondaggio: ipnotizzati o no? In oltre 200 hanno risposto e il trend è positivo anche se più che di trance gli utenti parlano di profondo rilassamento. Ma no per tutti. Nigel Lewis, che di professione fa l'ipnoterapeuta, si dichiara truffato dall'esperimento: "Il web è pieno di audio mp3 che inducono all'ipnosi ma qui più di 8mila persone sono state ingannate per circa un'ora. Chris avrebbe dovuto assicurarsi prima della possibilità legali di trasmettere l'ipnosi e spero solo che questa non sia l'ennesima forma di marketing online".

Doveva entrare nel Guinness dei primati come la più grande ipnosi di massa proprio nella giornata mondiale dell'ipnosi ma è stato soprattutto un'esperienza di condivisione online.

P.S.
La nostra esperienza. La fase iniziale dell'esperimento, quella che prevedeva l'ascolto della musica, ha prodotto un piacevole effetto di rilassamento che, prolungato oltre i dieci minuti, si è trasformato in intontimento. La parte introduttiva, quella sull'ipnosi, ha contribuito alla preparazione e ha chiarito alcuni aspetti oscuri permettendo di prestarsi all'esperimento con maggiore serenità. L'ultima fase, quella di vera ipnosi, ha prodotto un iniziale scetticismo e difficoltà al rilassamento che, dopo i primi dieci minuti, si è però trasformato in uno stato di dormiveglia. Difficile però definirlo ipnosi: più probabilmente semplice sonno. I venti minuti di sessione non hanno quindi generato un effetto di trance ma, a fine esperimento, è rimasto particolarmente impresso nella memoria il concetto di essere padroni della propria vita. Questo sì.

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