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8 gen 2010
Il giudice annulla il licenziamento ma l'azienda la trasferisce in India
La vicenda è stata denunciata dalla Uilm di Avellino
L'operaia, grazie a una sentenza, ha diritto a riottenere il proprio posto di lavoro
AVELLINO - Il giudice dichiara illegittimo il licenziamento e dispone la reingrazione nel posto di lavoro. E l'azienda esegue, ma trasferisce l'operaia in India. A denunciare la vicenda il segretario dei metalmeccanici Uil di Avellino, Gaetano Altieri. L'azienda è la Desmon di Nusco, in provincia di Avellino; produce ed esporta in tutto il mondo frigoriferi industriali. E l'operaia è Gaetanina Di Paolo, 49 anni e madre di tre figli.
La Di Paolo, il cui figlio più grande ha nove anni, "per poter proficuamente svolgere la prestazione inerente alle mansioni di assemblaggio frigoriferi che svolgeva all'epoca del licenziamento", si legge nella lettera inviata dall'azienda, dal prossimo primo febbraio dovrà trasferirsi a New Delhi, dove l'azienda ha una propria sede. Presumibilmente per dodici mesi, fa sapere la Desmon che ha anche invitato l'operaia a presentarsi alla direzione aziendale, "munita di passaporto in corso di validità".
"Una vergogna", denuncia Altieri. La lettera della Desmon è firmata da Federica Vozzella, responsabile del gruppo industriale e vice-presidente dell'Unione industriali di Avellino. Contattata da Repubblica.it Federica Vozzella non ha voluto esprimere alcuna posizione sulla vicenda: "Non ritengo questa notizia fondata né dal punto di vista giornalistico né territoriale - ha detto - non ha alcuna valenza, non intendo rispondere ad alcuna domanda di questo tipo. Quando avrò qualcosa da comunicare ai giornali lo farò di mia iniziativa".
Gaetanina Di Paolo non si è presentata ancora alla direzione aziendale e probabilmente a questo punto si aprirà un nuovo contenzioso legale: l'operaia infatti non è nelle condizioni di potersi trasferire in India, peraltro in un'altra azienda del gruppo Desmon e con gli stessi livelli retributivi maturati alla data del suo licenziamento.
"Le motivazioni del trasferimento - sostiene in una nota il sindacato- sono del tutto pretestuose e intendono intralciare la reintegrazione disposta dal giudice (la dott.ssa Giuseppa D'Inverno del Tribunale di S. Angelo dei Lombardi (Avellino), ndr) piuttosto che soddisfare una urgente e improrogabile esigenza aziendale".
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