Sì all’offerta da 450 milioni
L’immobiliarista di Berlusconi: non confermo e non smentisco. Mai è stata venduta una villa per simile cifra
PORTOROTONDO - Villa Certosa vendesi. Richiesta: non meno di 450 milioni di euro. Amareggiato per le 5 mila foto «rubate» e l’intimità violata, a giugno Silvio Berlusconi si era lasciato tentare, poi aveva smentito, infine aperto uno spiraglio, dopo un’estate quasi sempre ad Arcore e raramente nel suo gioiello in Sardegna. «Ci sono offerte? Vediamo...». Poco meno di 500 milioni, una montagna di denari, mai per tanto al mondo è stata venduta una villa. Sufficiente per mettere in fuga qualche miliardario russo che si era fatto avanti, ma non abbastanza da far desistere la famiglia Al Nayhan, che regna su Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti.
C’è qualcosa di più che un interesse concreto, da più di un mese i contatti vanno avanti, la trattativa potrebbe avere una svolta nei prossimi giorni: è probabile che se ne parli in uno degli incontri privati fra il presidente del Consiglio, in visita di Stato a Dubai e Abu Dhabi, lo sceicco Khalifa bin Zayed bin Sultan Al Nahayan e l’emiro Mohammed, principe della corona e erede al trono. L’uomo che sta trattando l’affare, Claudio Giuntoli, da decenni immobiliarista di fiducia di Berlusconi — è lui che gli ha fatto acquistare, e vendere, quasi tutte le ville in Costa Smeralda — è prudentissimo: «No comment, non posso confermare né smentire. Quando ho avuto incarichi dal presidente ho sempre lavorato nella massima discrezione».
La trattativa sembra aver preso corpo in estate ed è andata avanti lentamente: Al Nahayan è famiglia ricchissima e numerosa, allo sceicco Khalifa è attribuita dalla rivista Forbes una fortuna di oltre 23 miliardi di dollari, 50 persone i congiunti stretti. È al ventisettesimo posto fra i potenti del mondo. Da tempo il principe ereditario Mohammed cercava nel Mediterraneo una residenza adeguata e sicura: il presidente del Montenegro gli ha offerto un terreno sterminato di fronte a una spiaggia bianchissima. Quando a giugno sono filtrate le indiscrezioni sulla vendita, l’interesse si è concentrato sul complesso della Certosa: tre ville, la più grande di 2.600 metri quadri coperti, in un’altra fanno vacanze Barbara, Eleonora e Luigi; la terza è per gli ospiti di riguardo. In tutto quasi 4 mila metri quadri coperti, oltre alle meraviglie volute dal Cavaliere negli 80 ettari di parco: 2 laghetti, il vulcano artificiale che con la colata di lava e il rombo simula un’eruzione, la torre-nuraghe con le costellazioni sul soffitto, le cascate a picco sul golfo di Marinella, la grotta-bunker scavata per accogliere in sicurezza gli ospiti che vengono dal mare, il centro benessere, le piscine per la talassoterapia, il belvedere, musiche e luci soffuse fra i sentieri e le mille varietà di cactus. Infine gli anfiteatri, le colonne greco romane e le grandi serre che sono anche sale per meeting e conferenze stampa mentre premendo un pulsante s’innalza un palcoscenico che le trasforma in saloni per feste e spettacoli.
La richiesta di 450 milioni ha spento le velleità di tre miliardari russi: Tariko Roustam, re della vodka, Alisher Usmanov, colosso Gazprom (che ha già acquistato una villa dai Merloni a Romazzino, Costa Smeralda) e Vasili Anisimov, magnate dell’oro e dell’alluminio. E anche di Roman Abramovich, che possiede una villa di fronte all’hotel Cala di Volpe ed è spazientito perché la ristrutturazione non ha mai fine ed è «costretto» a far vacanze in rada sul suo yacht da 170 metri. Alla richiesta di 450 milioni l’emiro non ha battuto ciglio. La sua famiglia ha partecipazioni azionarie ovunque nel mondo, attraverso la Adgdi (Abu Dhabi United Group for the development and investment): banche, fondi di investimento e, naturalmente, società petrolifere. Nel 2007 risultava anche una partecipazione di poco più del 2 per cento in Mediaset. Uno dei Nahayan, lo sceicco Mansour Al Aayed, è proprietario del Manchester City calcio e fece la prima offerta — rifiutata — per portare in Inghilterra Kakà e poco dopo per acquistare il 40 per cento delle azioni del Milan. Per villa Certosa ci sarà invece un sì?
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