
Quale è il tuo talento?
Esiste una riconosciuta correlazione tra engagement del personale e la possibilità di successo del business. Le misure di engagement sono centrali per verificare il valore del capitale umano e la qualità della sua gestione.
Il contributo della psicologia positiva nell’ambito lavorativo e gestionale si sta consolidando con ricerche ed esperienze manageriali e di consulenza.
L’approccio ai “talenti” della psicologia positiva sono , da una parte può anche con una cultura manageriale innovata e il supporto di adeguati software, a scardinare quei silos funzionali diffusi nelle organizzazioni tra selezione , gestione e sviluppo che precludono un Human Relationship Management e, dall’altra, creare quella leadership condivisa (intelligenza collettiva, empowerment) che diversi teorici del management affermano come necessaria per le organizzazioni odierne. La gestione e lo sviluppo del potenziale umano nelle organizzazioni va generalizzato in modo che possa essere concepito con uno sguardo più approfondito e aperto in termini di talent caring e di sviluppo ottimale delle persone liberandosi da alcuni stereotipi limitanti e da modelli top down di gestione dello sviluppo del personale e dell’organizzazione.
L’approccio basato sui punti di forza (strengths-based) è molto sta prendendo sempre più piede nelle organizzazioni, mostrando vantaggi per tutti.
Le persone sono stimolate a realizzare ciò che sono e a migliorare ciò che fa la loro differenza, ovvero la loro Unicità.
Quando si parla di talento nella psicologia positiva si intende una preesistente capacità di pensare sentire comportarsi che può essere produttivamente applicati dalla persona nel perseguire i risultati attesi.
I principi basi dello strength management possono essere così riassunti:
1. la personalità non cambia, ma sviluppa ciò che è già
2. si cresce maggiormente nelle proprie aree di forza, non nelle aree di debolezza
3. un buon team member è quello che mette a disposizione spontaneamente del gruppo i suoi punti di forza /talenti
4. un buon manager è colui che capitalizza i punti di forza/talento dei suoi collaboratori
5. l’organizzazione è gestita secondo cornici guida di abbondanza (quali unicità e risorse riconoscere? Quale eccellenza affermare?) anziché scarsità.
Se nel ruolo la persona esercita i suoi talenti, apprende più velocemente e la sua performance è vicina alla perfezione.
L’impiego dei propri talenti rafforza la possibilità di successo, la stima e la responsabilità delle persone.
“Gli strengths sono talenti sviluppati”.
Le persone evidenziano i propri talenti quando:
* hanno un potente e costante desiderio verso particolari attività o ambienti di lavoro (polarizzazione)
* hanno un rapido apprendimento di alcune attività
* hanno piena soddisfazione per il successo in determinate attività in cui hanno potuto esplicare i propri talenti
* svolgono attività che li coinvolgono fino al punto da non avere cognizione del tempo che passa
* hanno risultati eccellenti che vengono riconosciuti da altri in alcuni task.
da "L'impresa - Rivista italiana di management" del sole24ore
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