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5 set 2007

Miuccia Prada



Tanto per continuare con la carrellata dei grandi personaggi del nostro tempo, ecco a voi Miuccia Prada, la creatrice di un colosso nel settore della moda di lusso!

Laureata in Scienze Politiche, Miuccia Prada si guadagnò il titolo di dottore di ricerca nel 1978 nella stessa disciplina. Nello stesso anno ereditò dalla madre le redini dell'azienda, per quanto al tempo Miuccia manifestasse ben altri interessi: aveva intrapreso la carriera di mimo recitando nel Teatro Piccolo della sua città, aderito al Partito Comunista Italiano e lottato per i diritti delle donne nella Milano degli anni settanta.

Ciò nonostante Miuccia Prada cominciò a disegnare nel 1985 una collezione di borse nere, senza etichetta, in fine nylon che diventarono presto richiestissime in tutto il mondo, finendo per essere valutate da numerose modelle e giornalisti di moda come la punta di diamante tra gli accessori per donna. Nel 1989 presentò la prima linea di pret-a-porter autunno-inverno a Milano: lo stile, che giocava sul contrasto cromatico bianco-nero, spianò la strada per il successo di Prada. Nel 1992 nacque la linea Miu Miu, più economica e meno esclusiva, e da allora Miuccia Prada presenta regolarmente due volte all'anno le nuove collezioni della maison a Milano.

Legata all'attuale marito già verso la fine dell'anni settanta, con il suo appoggio e sostegno Miuccia ha cominciato a muovere i primi passi nell'imprenditoria, facendo pian piano di Prada un colosso mondiale in grado di rivaleggiare con il gruppo LVMH e acquisendo etichette del calibro di Fendi, Helmut Lang, Jil Sander e Azzedine Alaia.

Per il suo genio creativo e le sue collezioni, Miuccia Prada è stata insignita, tra gli altri premi, dell'Internation Award dal "Council of Fashion Designers of America" nel 1993 , del Wallpaper Design Award nel 2007 e del Premio Leonardo Qualità Italia nel 1998.
(wiki)

ecco come l'espresso la ha descritta in un'intervista:

"È una regina della moda ma detesta questa parola. I suoi abiti sono la sintesi del bello ma lei ama il trash. E le sue idee sono spiazzanti Miuccia Prada è come non te l'aspetti. Ti prepari all'impatto con un'icona del gusto, alla superbia delle sue scelte concettuali, al distacco del suo trionfo mondano e commerciale. E ti trovi di fronte una donna che ha l'aspetto e i modi di un'amica di famiglia. Provi allora a ricollocarla lassù, tra le idolatrie di questi nostri tempi senza bussola, per ristabilire la necessaria disparità. Ma lei si tiene giù, mestando tra i pensieri e le passioni, tra l'impulso di dire e il dovere di trattenere. E non rinuncia al vezzo di mostrarsi così com'è: una persona intatta nelle sue contraddizioni, una signora della moda che si tiene aggrappata con i denti alla ragazza che fu, continuando a tessere quel filo rosso che le farà un giorno - ne sembra sicura - ritrovare gli entusiasmi della giovinezza.
Quando era una figlia della borghesia milanese che vendeva panini ai festival dell'Unità, sfilava in corteo per le vie della città e si laureava in Scienze politiche con una tesi su "Il partito comunista italiano e la scuola". Quando si sarebbe offesa a morte se le avessero detto che avrebbe fatto la stilista. Una parola che ancora oggi trova detestabile.
(espresso)
"
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