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10 ago 2007

Tasse e senso civico/ I doveri dei cittadini e la debolezza dello Stato

Riporto la lettera che ho mandato come commento al sole24ore per la questione del contribuente contro Padoa Schioppa:

" Noto con estremo piacere come lo strato attivo dell'Italia, quello che lavora, paga le tasse e critica la classe dirigente è più che mai vivo.Ora dobbiamo fare l'ultimo passo e cominciare ad agire, ad operarci attivamente espellendo dal nostro grande corpaccione tutti gli elementi sgraditi e inutili.
A cominciare da chi come Padoa Schioppa risponde come un avvocato che difende il suo cliente (dalla grossa mammella per giunta). E non è in grado di fare altro che condannare i cattivoni e incitare ad entrare nel loro club ( o meglio di casta).

E' proprio vero lo stato predatore sta prendendo il sopravvento e va a reagire come un grosso mammifero a cui si cerca di levare il cibo.
Attacca, si difende, corre via, ma non rinuncia mai a quello che ha catturato!

Pertanto va bene che siamo troppo occupati a lavorare, e nel caso del contribuente milionario ad arricchirsi e accumulare una massa di denaro che si godranno (probabilmente) solo i suoi figli, ma cerchiamo di fare qualcosa.

Io proporrei un piano che si articola su 5 punti principali, semplici ma importantissimi:

  • Creiamo le Deselezioni: dobbiamo poter decidere chi deve tornare a casa,
    periodicamente. Ciò è come le pulizie di primavera che fa la brava massaia
    operosa
  • Limitiamo l'eccesso di garantismo che ci preclude le strade migliori: non si
    può più fare nulla perché si ledono i diritti di qualcuno, ma il bene supremo
    viene dalle piccole limitazioni di ciascuno ( del resto la libertà (totale)
    bisogna saperla usare e ciò non lo abbiamo ancora dimostrato) (es. tav,
    nucleare.....)
  • Crocifiggiamo pubblicamente chi sbaglia, serve l'esempio
  • Creiamo il mito della Meritocrazia
  • Smettiamo di parlare ed agiamo.

    Saluti

"

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