1. L’ipotesi di valore
2. L’ipotesi di crescita
La prima verifica se il prodotto o il servizio porta veramente valore ai clienti una volta che lo usano.
Ad esempio per un sito web che offre contenuti si può misurare quanto tornano nuovamente, la percentuale di ritorno dei clienti. Più spesso tornano e maggiormente sono colpiti dal servizio.
La seconda verifica come i nuovi clienti scopriranno il prodotto o il servizio.
Questa è ancora più importante perché determina se il prodotto/servizio passerà da una persona all’altra innescando un qualche fenomeno di crescita spontanea (virale).
Così realizzando quello che possiamo definire un MVP (minimum viable product), fatto in modo non automatico ma semi manuale, si possono verificare le ipotesi più importanti.
Con questo si possono misurare tutti gli indicatori che servono per stimare la crescita, la retention e così via. Numeri imprescindibili con i quali misurare l’incertezza e decidere se il business è sostenibile o meno.
Se i numeri che escono non fossero promettenti, la strategia avrebbe evidentemente un problema.
Questo non vorrebbe dire di smettere, ma raccogliere altri feedback qualitativi su come migliorare il programma. In questo si vede la potenza della sperimentazione sulla tradizionale ricerca di mercato
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