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12 nov 2019

Tim, Gubitosi: “A Torino il primo data center in collaborazione con Google”



L’annuncio dell’Ad della compagnia che però non ha dato dettagli né sull’entità dell’investimento né sui tempi di realizzazione. E sempre nella città piemontese via da oggi alla prima rete live 5G edge cloud d’Europa con droni connessi
11 Nov 2019




Nascerà a Torino il primo datacenter “figlio” della collaborazione Tim-Google. L’annuncio è stato dato oggi nel capoluogo piemontese dall’Ad di Tim, Luigi Gubitosi. “A Torino creeremo il primo datacenter che fara parte della partnership con Google – ha detto durante la conferenza “Torino 5g, edge cloud & droni” – Auspichiamo che diventi il primo datacenter in Europa per innovazione. Faremo un investimento importante”. Il manager non ha tuttavia quantificato l’entità dell’investimento né i tempi di realizzazione.

“Sarà necessario un minimo di iter burocratico, ma faremo velocemente”, ha però precisato. Indicazione ribadita anche dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino, presente alla conferenza. Il manager ha inoltre dichiarato che il progetto di Tim di conferimento di 22 data center in una società “avverrà all’inizio dell’anno prossimo”. “Torino ha un ottimo tessuto industriale e si presta a un investimento tecnologico”, ha spiegato ancora Gubitosi.
Cosa prevede la partnership Tim-Google

Realizzazione di nuovi Data Center proprietari all’avanguardia (fino al livello Tier IV). E assunzione e formazione di oltre 800 ingegneri specializzati in cloud. Sono questi i pilastri del memorandum of understanding con tra Tim e Google Cloud, preludio di una partnership strategica che punta a posizionarela compagnia italiana in qualità di principale player nazionale nell’offerta di servizi cloud e di edge computing.

L’alleanza punta su iniziative go-to-market per accelerare la digitalizzazione delle aziende italiane, dalle Pmi alla grande industria. E Tim si prepara a tal proposito a un piano di investimenti in infrastrutture e risorse umane. L’azienda annuncia infatti l’ampliamento del proprio “parco” di data center con strutture all’avanguardia – fino al livello Tier IV) – nonché l’assunzione e la formazione nei prossimi anni di oltre 800 ingegneri specializzati in cloud.

Non solo: l’operazione dovrebbe articolarsi attraverso la creazione di un newco dei data center, a controllo Tim, che in una fase successiva potrebbe essere quotata. “Saranno invitati investitori infrastrutturali a entrare nel capitale della società per sostenerne l’espansione. La successiva quotazione sarà presa in considerazione”, si legge su documenti Tim. Stando a quanto si apprende la newco potrebbe generare ricavi per 500 milioni nel 2020 e si punterebbe a 1 miliardo di giro d’affari nel 2024. L’ebitda al 2024 dovrebbe raggiungere i 400 milioni e l’operazione non impatterà sul capex.
Il progetto tim-Città di Torino sul 5G Edge Cloud

Tim e il Comune di Torino rafforzano la loro collaborazione in ambito di innovazione tecnologica e mettono a segno un nuovo record, accendendo la prima rete live 5G Edge Cloud con droni connessi d’Europa. Abilitando l’elaborazione integrata di Big Data raccolti da piattaforme IoT e analizzati da sistemi di Intelligenza Artificiale, il 5G Edge Cloud è la chiave di svolta per lo sviluppo e la diffusione dei servizi digitali della Smart City: public safety e automobili a guida autonoma, monitoraggio ambientale e Industria 4.0.

La rete 5G Edge Cloud, infatti, garantisce larghissima banda e bassa latenza e permette di aggregare ed elaborare una quantità altissima di dati, assicurando servizi digitali con livelli di qualità estremamente elevati, sicuri e che rispettano la privacy del cliente, nonché maggiore agilità e flessibilità di configurazione dei servizi e delle applicazioni secondo le tipiche logiche del Cloud.

Tim arricchisce così ulteriormente la sua “5G Digital Business Platform”, la piattaforma innovativa che favorisce la creazione di un ecosistema virtuoso tra Tim, partner tecnologici, il mondo degli sviluppatori, delle imprese e della PA, per realizzare congiuntamente nuovi servizi digitali in modo più agile, semplice, scalabile e veloce.




Oggi, tra gli scenari abilitabili dalla nuova rete 5G Edge Cloud di Tim, sono stati dimostrati alcuni servizi per il monitoraggio ambientale e infrastrutturale attraverso l’utilizzo di droni connessi:
la bassissima latenza della rete, cui sono connessi sia il drone sia il sistema di comando, permette di sfruttare un canale radio sicuro e di proteggere la guida del drone da possibili interferenze, per un volo in sicurezza anche in contesti affollati (parchi cittadini, aree industriali ecc.);
la nuova rete permette di raccogliere e poi di elaborare un altissimo numero di dati nella parte della rete più prossima ai terminali (cioè vicino al cliente): significa che potremo guardare video live in 4K su più terminali 5G contemporaneamente.

Nei prossimi mesi, i nuovi servizi di monitoraggio ambientale ed infrastrutturale che si avvalgono dell’impiego di droni connessi alla nuova rete 5G Edge Cloud di Tim e che partiranno in via sperimentale nella Città di Torino nell’ordine sono:
la supervisione dei fiumi cittadini, per poter intervenire preventivamente ed evitare o almeno ridurre il rischio di future esondazioni;
il monitoraggio infrastrutturale di monumenti artistici del patrimonio cittadino, per pianificare eventuali opere di restauro conservativo;
il monitoraggio dei parchi cittadini, in modo da garantire una sempre maggiore sicurezza ai cittadini che frequentano le aree verdi.

Torino è la città dove Tim ha il suo centro di ricerca e sviluppo, nei cui laboratori è stata sperimentata la prima connessione 5G in Italia su rete live utilizzando il primo prototipo di smartphone e le prime demo live dei servizi 5G rivolte al grande pubblico: automotive, droni, industria 4.0, turismo digitale, Smart City oltre alla prima auto a guida remota. Torino, inoltre, è, insieme a Roma, Napoli e Firenze, tra le prime tre città in Italia dove Tim ha già acceso il 5G e reso disponibili i primi servizi commerciali per famiglie e aziende.

Dal 2017, Tim e la Città di Torino hanno intrapreso un percorso virtuoso di innovazione tecnologica – confermato con la sigla di un nuovo protocollo d’intesa di durata triennale lo scorso 1 agosto – che ha permesso alla città di affermarsi quale polo di riferimento europeo per le tecnologie digitali, vero e proprio laboratorio a cielo aperto per le soluzioni 5G.
Competenze, parte il “Risorgimento digitale”

Risorgimento Digitale, il progetto di educazione digitale lanciato da Tim nelle scorse settimane parte da Marsala.”Sulle conoscenze digitali siamo ancora indietro. Ci batte anche la Costa Rica. E siamo dietro pure a Cipro. Ma non è un problema di infrastrutture, le strade per internet sono state già realizzate”, ha detto il neo presidente di Tim, Salvatore Rossi presentando oggi l’iniziativa nella città siciliana.

“La fibra è il futuro e all’80% l’Italia ha la sua copertura. Il fatto è che molti hanno paura di non sapere usare internet – ha spiegato – E’ una reazione psicologica. Tim fa lo sforzo di alfabetizzazione. Tutto questo è nell’interesse del Paese, non di questa o quell’azienda. Bisogna spingere verso un futuro che è già presente”.

Il programma di formazione mira a raggiungere un milione di persone attraverso corsi realizzati in tutte le 107 province italiane, facendo leva su oltre 400 formatori Tim che offriranno oltre 20 mila ore di lezioni, coinvolgendo associazioni, centri di aggregazione ed incontro territoriali, polisportive e centri anziani.

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