Disney Show: Me contro Te è una co-produzione The Walt Disney Company Italia e NonPanic, Gruppo Banijay
I nati negli anni ’80 se lo ricorderanno. Ai tempi dell’età dell’oro dell’intrattenimento televisivo per ragazzi targato Fininvest (poi Mediaset), Marco Bellavia – noto per aver recitato il ruolo del belloccio nelle sit-com con Cristina D’Avena– conduceva su Italia 1 un game show che si chiamava Niente Panico. Il presupposto era semplice, ma gustoso. Due squadre di ragazzini in fregola competitiva pre-adolescenziale si fronteggiavano a colpi di quiz, prove fisiche, giochi di abilità. L’ingenuità di quell’era televisiva da neolitico era lampante, e però l’immaginario si nutre di suggestioni che varcano il tempo e si presentano coi corsi e ricorsi della Storia manco fossero mandate da Vico in persona.
La tv per ragazzi non esiste più, oggi c’è Youtube, c’è il web. Dunque quei furbastri di Disney Italia, supportati dalla produzione NonPanic, giocano l’asso: uniscono la sempreverde concezione di game show al successo degli youtuber.
Me contro Te
Nasce così Disney Challenge Show – Me contro te, (da non pronunciare Me controte, che richiama palcoscenici ittici inappropriati), in onda dal 20 maggio ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 20,20 (Disney Channel, decoder Sky, canale 613 e Sky On Demand).
Ci sono due squadre di ragazzini dagli 8 ai 12 anni riconoscibili grazie ai colori diversi, rosso e giallo, capitanate da Luì e Sofì (i Me contro Te del titolo), coppia di youtuber che provoca nei pre-adolescenti sdilinquimenti feroci, un po’ come facevano i Rolling Stones con le groupies, ma senza la componente pruriginosa.
Le squadre si fronteggiano in 3 sfide spassose, lo scopo è conquistare il titolo di Best Challenger della settimana, assieme al trofeo del Disney Challenge Show. Tra una gara e l’altra, i Me contro Te movimenteranno la faccenda con gag e interventi a tema. Nell’etere risuonerà una misteriosa Voce, capace, a sua discrezione, di ribaltare il risultato della competizione.
Tra tappeti insaponati, puzzle Disney da comporre, domande di cultura generale e scherzetti assortiti da 24 minuti a puntata, l’intrattenimento televisivo pre-adolescenziale, cacciato dalla porta del Tempo, prova a rientrare dalla finestra. Senza proporre la solita minestra.
Gabriele Gambini
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