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14 mag 2019

Atm, prove di distensione coi sindacati. Ecco le prime intese Read more at https://www.tempostretto.it/news/atm-prove-di-distensione-coi-sindacati-ecco-le-prime-intese.html#cCUvoxDr6lJxKgt5.99



MESSINA – “E’ stato avviato un percorso in un clima di proficuo confronto sulle tematiche della piattaforma sindacale del 6 marzo”. Fit Cisl, Fasia Cisal, Ugl e Orsa hanno incontrato la settimana scorsa il vicesindaco Salvatore Mondello e il Cda dell’Atm, ed hanno ottenuto “risposte esaustive sui cinque punti rivendicativi che a suo tempo avevano innescato le procedure di sciopero attivate da cinque sigle sindacali
presenti in azienda”.

– L’Atm si è impegnata a rivedere e modificare il piano di esercizio gommato dopo l’assunzione di nuovi autisti attraverso il Centro per l’Impiego.
– L’Atm ha sospeso la disdetta unilaterale del contratto integrativo aziendale.
– Si è attivato il confronto sulle piante organiche per la copertura in tutte le posizioni carenti: apicali di esercizio e amministrativi.
– Azienda e Amministrazione comunale hanno confermato la garanzia di piena occupazione di tutto il personale oggi operante in Atm, anche nella nuova società che gestirà il tpl.
– Atm e sindacati hanno stabilito di dotarsi di un regolamento interno per le future progressioni di carriera del personale, riqualificazioni e/o spostamenti ad altre mansioni.





“L’obiettivo principale – dice il segretario regionale dell’Orsa, Mariano Massaro, delegato anche dalle altre sigle – è quello di risanare l’azienda così come firmato nel Salva Messina perché crediamo che i debiti esposti dall’amministrazione De Luca siano reali e insanabili, come andavamo denunciando da cinque anni. E’ una strada obbligata per poter affrontare i costi, in primis quelli dei fornitori, come la corrente elettrica per il tram, e per risanare il debito dei contributi non versati”.

Focus sul contratto di servizio. “Quello firmato dall’Amministrazione Accorinti – prosegue Massaro – prevedeva che la produzione di Atm si sarebbe tanto innalzata da consentire una forte riduzione dei contributi dal Comune all’azienda: 12 milioni nel 2019, 9 nel 2020. Non sarebbero bastati mai, al momento il Comune ne trasferisce 17 ma bisogna tornare ai 23 storici per poter coprire le spese, insieme ai 10 milioni regionali. Il nuovo contratto di servizio deve prevedere tutto ciò”.



L’Azienda si è impegnata anche a dare delle risposte, in tempi brevi, alle esigenze prioritarie dei lavoratori “ma a oggi non si registra alcun intervento in tal senso. I turni spezzati, imposti per sopperire alla
carenza di autisti e per l’impossibilità di utilizzare il lavoro straordinario oltre il limite consentito, hanno stravolto l’organizzazione del lavoro e continuano a gravare pesantemente sulla quotidianità lavorativa dei conducenti. Il ripristino immediato dei turni rivendicati dai lavoratori sarebbe un segnale importante e rappresenta la condicio sine qua non per un sereno prosieguo del confronto”.

Prossimo incontro previsto il 4 giugno, al termine del quale potrebbe essere “sospeso il conflitto sindacale e attivato un tavolo di confronto permanente, volto a calmierare il percorso di risanamento del servizio di Trasporto Pubblico Locale avviato in sede di Salva Messina”.


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