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22 gen 2017
Tutti pazzi per la mindfulness, la meditazione che si fa anche in coppia
TRESSATI e stanchi. Abituati 'a correre' e affrontare mille impegni quotidiani. L'unica medicina è fare una pausa. La soluzione potrebbe essere la meditazione mindfulness. Negli Stati Uniti può già contare su oltre 20 milioni di appassionati, ma anche da noi sono sempre più numerosi a sperimentare questa tecnica che insegna a liberarci dalle abitudini che ci condizionano. Aiuta a stare meglio, riduce l'ansia ed è consigliata per prevenire alcune malattie. E ora si propone in una nuova versione da eseguire in coppia, sviluppata dal maestro americano Gregory Kramer.
Aiuta a 'riscoprirci'. "La meditazione mindfulness è un viaggio controcorrente dentro noi stessi - spiega Fabio Giommi, psicoterapeuta e istruttore dell’associazione italiana per la mindfulness - .Ci aiuta a riscoprire qualcosa che esiste già in noi, e che abbiamo dimenticato: ecco perché in poche settimane si possono già ottenere risultati in importanti". E questa tecnica che ci insegna a osservare le nostre emozioni senza farci travolgere è sempre più utilizzata, in ambito clinico ma anche scolastico o aziendale.
La consapevolezza. La parola mindfulness, in italiano consapevolezza, traduce il termine Vipassana, il nome in lingua pali di un’antica tecnica di meditazione buddista. E’ stato il ricercatore americano John Kabat Zinn ad analizzare le antiche tecniche della presenza mentale dal punto di vista scientifico, ricavandone protocolli la cui efficacia è stata confermata in termini sperimentali. Kabat Zinn ha cominciato a praticare la meditazione mentre studiava biologia all’Mit, “e da ricercatore, allievo del Nobel per la medicina Salvador Luria, si è posto il problema di portarne i benefici in un ambiente carico di sofferenza come quello ospedaliero”, ricorda Giommi.
Il corso. Sono nate così le ricerche che hanno portato nel 1979 alla definizione del protocollo MBSR - Mindfulness Based Stress Reduction - un corso di otto settimane la cui efficacia è stata validata da decine di studi. Oggi il corso MBSR, un approccio pratico e del tutto laico alla meditazione, in cui la teoria lascia il posto all’esperienza personale di ciascun meditante, è utilizzato per combattere ansia e stress e tenere sotto controllo l’ipertensione, ma nuovi studi ne confermano l’efficacia anche per ridurre il fumo o per gestire problemi di sovrappeso. "La meditazione mindfulness è uno strumento per lavorare sul nostro rapporto con la sofferenza e il disagio, e quindi risulta efficace a diversi livelli", sottolinea Giommi.
Per prevenire le demenze. A confermarlo ci sono una serie di ricerche, analizzate in una recente pubblicazione sulla rivista Nature Reviews Neuroscience, che mostrano come una pratica costante non agisca solo sull’attività del cervello, ma anche sulla sua struttura, aumentando la densità della materia grigia nelle aree collegate al controllo delle emozioni, alla memoria e all’identità. Tanto che, secondo alcuni studi, in prospettiva la mindfulness potrebbe avere un effetto protettivo nei confronti di malattie neurodegenerative come le demenze.
Aiuta a stare meglio. Per il momento la meditazione è soprattutto uno strumento che aiuta a vivere meglio: può essere praticata da tutti, anche dai bambini - per esempio per migliorare le capacità di attenzione e concentrazione - si consiglia prudenza solo per chi soffre di sintomi dissociativi che potrebbe avere dei problemi. In molti casi la difficoltà è soprattutto quella di scegliere tra le diverse proposte, i corsi di MBSR finalizzati a superare lo stress, la meditazione mindfulness nella forma classica o l’insight dialogue, la mindfulness focalizzata sulla relazione sviluppata da Gregory Kramer.
Corsi online. Senza dimenticare la possibilità di seguire meditazioni online o su cd: "Il consiglio è quello d di seguire il proprio istinto, per valutare l’esperienza che stiamo vivendo", spiega Giommi. Perché la mindfulness è soprattutto un’esperienza da vivere: anche un breve corso può portarci a cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della vita. "E’ importante ricordare che la meditazione mindfulness richiede impegno, non ci sono particolari difficoltà ma servono motivazione e costanza - conclude lo psicologo - non è una tecnica di rilassamento, né una bacchetta magica che cancella la sofferenza". Il benessere non è l’obiettivo immediato di questa pratica ma chi l’ha sperimentata può testimoniare che è un efficace strumento per stare meglio con se stessi.
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