L'imbarcazione è una Ferretti di 27 metri, valore di mercato circa due milioni. "Non pochi week end, ma presenza abituale". A bordo anche un altarino
PORTO CERVO - "Formigoni in barca era ospite fisso. E, aggiungerei, gradito. Veniva quasi ogni week end. Da giugno a settembre. Con Daccò, certo, ma non soltanto con lui. Per quanto mi riguarda del presidente ho un ottimo ricordo: averlo a bordo era un piacere, è una persona seria che stimo". La voce dell'ex comandante di "Ad Maiora" arriva al telefono da un porto della Costa Azzurra. Ligure, oltre la quarantina, l'uomo che per tre anni - da giugno 2007 a ottobre 2010 - ha portato per mare Roberto Formigoni in Costa Smeralda accetta di parlare con Repubblica ma chiede che non si riveli il suo nome (questo giornale ne è a conoscenza). "Adesso lavoro per un'altra società, su un'altra barca, mi capisca...".Due anni fa il faccendiere Pierangelo Daccò, o meglio, Eurosat, la società titolare di "Ad Maiora", gli ha dato il benservito sostituendolo con un comandante croato. Lui dice che forse il collega "costava meno", e però non serba rancore. Ricorda comunque con piacere le tre estati sarde. A partire da colui che sul panfilo - un Ferretti di 27 metri, due ponti, cabina armatoriale con tanto di gigantesco rosario e altarino, più altre quattro cabine, valore 2 milioni - era considerato l'ospite numero uno. Il "presidente". L'ex comandante però smentisce Formigoni. Altro che "solo qualche week end", come ha affermato domenica il governatore. "Tra tutti gli ospiti Formigoni era quello che veniva più spesso - racconta - . Si iniziava a giugno e si andava avanti fino a settembre. E lui non mancava praticamente mai".
Portisco è un molo esclusivo a due passi da Porto Cervo. D'estate qui sono attraccati gli yacht di chi a una casa galleggiante ne abbina anche una sulla costa: e i valori richiedono diversi zeri. L'"Ad Maiora" ha sempre fatto base qui. Adesso non c'è, dicono sia in un cantiere ligure. Altri raccontano, ma non si trova conferma, che Eurosat, dopo l'arresto di Daccò, l'abbia venduta a chissà chi. "Non lo so, posso solo dire che quando la portavo io veniva usata, e anche molto. Le giornate di Formigoni in barca? Arrivava verso le undici o mezzogiorno. Si metteva sul ponte a lavorare al computer e al telefono. Era uno che in vacanza al divertimento sapeva abbinare anche il lavoro. Mi è sempre sembrato una persona seria. Dopodiché ditemi a chi non piace divertirsi in barca...". Già, soprattutto se si è ospiti di un munifico consulente (Daccò) che sa muoversi "nei mari della sanitá" con la stessa disinvoltura con cui offre le vacanze in Costa Smeralda e ai Caraibi. "Credo che il presidente alloggiasse nella villa del signor Daccò, ma non posso esserne sicuro. A bordo pranzavano, facevano il bagno e la sera scendevano per andare a cena. Chi pagava? Non so. So che le spese della barca erano tutte a carico della societá. Per quanto riguarda gli ospiti deduco fossero ospiti".
Al porto di Portisco ieri girava una voce che non trova conferma. "L'Ad Maiora è di Formigoni". L'ex comandante della barca la spiega così: "In tutti i porti, quando si vede un personaggio che sta sempre su una barca, si tende a dire che è di sua proprietà. Invece è solo ospite assiduo".
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