FIRMA DI PAOLO SISTO - Il testo - presentato ma poi ritirato durante l'esame in commissione a Montecitorio, insieme ad altri 37 - prevede che la concussione scatti se il pubblico ufficiale ottiene o si fa promettere denaro o un «vantaggio di tipo patrimoniale». A firmarlo è stato Francesco Paolo Sisto del Pdl. Attualmente il reato scatta se c'è passaggio di denaro o semplicemente di «altra utilità». Il centrosinistra ha rilevato che la precisazione dell'utilità «patrimoniale» rischia di azzerare l'accusa di concussione rivolta a Berlusconi nel processo in corso a Milano. Berlusconi è accusato, oltre che di prostituzione minorile, di concussione, per avere indotto, quando era presidente del Consiglio, la questura di Milano a rilasciare la ragazza marocchina Karima el Mahroug, detta Ruby, che era stata fermata per un furto, con l'obiettivo di occultare la sua relazione con la ragazza. In questo caso «l'utilità» non è di natura patrimoniale e non rientrerebbe nel reato così come viene configurato dalla proposta del Pdl.
L'OPPOSIZIONE- «Cambiano i governi, cambiano le maggioranze, ma non cambia il vizio di alcuni esponenti del Pdl di interpretare il proprio ruolo in parlamento come mera estensione del collegio difensivo di Silvio Berlusconi».Questa è stata la reazione del capogruppo Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti. «Il regolamento della Camera - aggiunge - è molto rigoroso ed una norma come quella dovrebbe essere dichiarata inammissibile perchè estranea ad un provvedimento che mira a rafforzare la lotta alla corruzione. Se quella norma fosse approvata sarebbe un grave passo indietro rispetto anche all'attuale sistema repressivo. E si aprirebbe il varco a comportamenti illeciti che resterebbero impuniti».
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