A DUE ANNI SAPEVA LEGGERE LIBRI PENSATI PER RAGZZINI DI SETTE
Ha 4 anni e il QI di Einstein. L'Inghilterra l'accoglie nel Mensa, il «club dei geni»
La psicologa avverte: la curva di sviluppo può rallentare nel tempo. I piccoli dotati? Attenzione a non «supervalorizzarli»
LA SCOPERTA - La maestra d'asilo di Heidi, esaurite le proprie energie nel tentativo di tenerla impegnata, aveva segnalato ai genitori la sua insaziabilità di attività e stimoli. Il padre - docente all'università di Southampton - e la madre, artista, hanno deciso di sottoporla a un test per misurare l'intelligenza: «Abbiamo sempre pensato che fosse al di sopra della media: ha iniziato a leggere molto presto, a parlare poco tempo dopo la nascita e a un anno aveva già un vocabolario molto ricco e si esprimeva con frasi articolate e corrette», ha detto il padre, Matthew, pratico di strumenti per la misurazione del quoziente intellettivo nei bambini. Che è rimasto impressionato dalla performance della figlia nella «scala Wechsler», uno strumento che fa uso di puzzle e figure per misurare l'intelligenza di bimbi in età prescolare.
IL QI - Heidi ha un Quoziente Intellettivo di 159: solo un punto sotto quello di Albert Einstein e Stephen Hawking. Il suo «fattore G» - quello che secondo gli studiosi della psiche indica il livello di intelligenza di ciascuno e che è distribuito in maniera disuguale tra la popolazione, un po' come l'altezza, è enormemente superiore alla media della popolazione adulta - che è pari a 100. L'amministratore delegato di Mensa Uk, John Stevenage, ha commentato: «I genitori di Heidi hanno correttamente identificato il grande potenziale della bambina». E adesso papà e mamma Hankins sono impegnati nella ricerca di una scuola che sappia incanalare questo potenziale «e magari - dice la mamma - che consenta a Heidi di saltare un anno».
GENIO - Lo psicologo cognitivista Scott Barry Kaufman - che cura anche un blog sull'Huffington Post - mette però in guardia: può darsi che Heidi abbia ottenuto risultati particolarmente alti in alcuni compiti, ma potrebbe risultare nella media o addirittura sotto, rispetto ad altre dimensioni dello sviluppo, incluso l'aspetto emotivo e sociale. Il "genio" - scrive l'esperto - richiede la presenza armonica di molte qualità diverse: motivazione, immaginazione, perseveranza, opportunità, e anche fortuna».
Ma non di «genio» si sta parlando: «Genio è chi produce un cambiamento nell'ambito di cui si occupa, chi è in grado di creare, di dimostrare un teorema», dice Anna Maria Roncoroni, psicologa e coordinatore IGCP (international gifted children project) dell'Associazione per lo Sviluppo del talento e della Plusdotazione. «Nei bambini si può misurare il livello intellettivo, la rapidità di performance, la capacità di riprodurre. Noi seguiamo i ragazzi dotati - il 2% della popolazione studentesca - con attività scolastiche che tengano conto dei loro ritmi di apprendimento, diamo indicazioni ai genitori, curiamo il rapporto con i coetanei. Il caso della bimba inglese è davvero straordinario, anche se non è detto che la curva di sviluppo si mantenga costante nel tempo. È comunque difficile pensare che possa rientrare nella norma. Certo, negli adulti la situazione è più stabile».
GENI ALL'ITALIANA - E solo agli adulti apre il Mensa italiano, che accoglie tra i propri membri - 1200 in tutti - individui che hanno superato il 98° percentile della popolazione in un test d'intelligenza specifico. Nessun «piccolo genio» tra gli iscritti: «Per scelta noi non sottoponiamo a test individui sotto i 18 anni - spiega il presidente, Alberta Sestito -. E non incentiviamo la misurazione di quello che in un bambino potrebbe essere un indice, ma non un valore predittivo assoluto».
NON «SUPERVALORIZZARE» - Nel dubbio che il vostro bebè abbia i tratti distintivi del genio, o quantomeno competenze innate da sollecitare per evitare che vadano perdute, gli esperti raccomandano di fare grande attenzione a non «supervalorizzarli»: «Costringerli ad essere sempre all'altezza può creare dei disagi», avverte ancora la dottoressa Roncoroni. «Non bisogna creare delle aspettative, caricarli di un peso, ma lasciare loro piena libertà di scelta: non tutti i piccoli hanno voglia di sentirsi dei
Il padre di questa bambina é un esperto di misura del quoziente intellettivo dei bambini e quindi ha potuto rendersi conto della precocita' della figlia. Forse é una fortuna per la bambina ma forse sara' anche un gran peso per lei riuscire a soddisfare le attese dei genitori. Einstein da bambino non é mai stato considerato eccezionale.
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