Un segno di buona volontà dell'ex agente dei vip, che ha anche rinunciato alla cittadinanza svizzera
Lele Mora (Ansa)
MILANO - Lele Mora non ne può più di stare in carcere dove, a detta dei suoi legali, «sta molto male, è dimagrito di 32 chili». E per ottenere i domiciliari, negati dal giudice, ha deciso di rinunciare a una delle sue auto di lusso, consegnando al curatore fallimentare di Lm Management una Mercedes comprata in Svizzera l'anno scorso e pagata 130 mila franchi svizzeri, circa 110 mila euro. Non solo: l'ex agente dei vip, in cella dal 20 giugno scorso per bancarotta con una pena patteggiata a 4 anni e 3 mesi, ha anche rinunciato alla residenza svizzera: il giudice infatti ha indicato il pericolo di fuga, insieme al rischio di reiterazione del reato, tra i motivi del no alla scarcerazione deciso nei giorni scorsi. I difensori hanno presentato una nuova istanza di arresti domiciliari su cui il gip Elisabetta Meyer deciderà non prima di giovedì.
L'AUTO - La consegna dell'auto al curatore rappresenta una disponibilità, che finora secondo la procura non c'era stata, a conferire beni nel fallimento della società. Mora lunedì è stato nuovamente sentito dai pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci nell'ambito dell'inchiesta sul fallimento personale. Mora si sarebbe limitato a confermare la vicenda dei 2,8 milioni sborsati a suo favore da Silvio Berlusconi di cui 1, 2 milioni finiti nella disponibilità di Emilio Fede, indagato anche lui per il fallimento di LmManagement. Secondo i legali Mora avrebbe bisogno di lasciare il carcere per curarsi. L'ex agente dei vip è indagato insieme alla figlia Diana per il fallimento della società Diana Immobiliare, mentre dal 21 novembre prossimo sarà processato con Nicole Minetti e Emilio Fede con l'accusa di favoreggiamento e induzione alla prostituzione anche minorile in relazione alla feste nella residenza di Berlusconi ad Arcore.
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