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2 ago 2011

Paypal invece del bancomat "Saremo nei negozi Usa"

L'annuncio dell'amministratore delegato di eBay, che possiede il sistema di pagamento elettronico: "Entro la fine dell'anno inzieremo i test con un grande distributore, nel 2012 saremo in 20 catene". Il sito può contare su 155 milioni di utenti in tutto il mondo



VIA I BANCOMAT, le carte di credito o i contanti. Secondo John Donahoe, nei negozi in futuro sentiremo sempre più spesso la seguente domanda: "Salve, posso pagare con Paypal?". Certo, l'opinione di Donahoe è di parte essendo l'amministratore delegato di eBay, società che possiede il sistema di pagamenti Paypal. Ma i suoi piani sono concreti e sono stati annunciati oggi: "Andremo anche offline, per aiutare i commercianti a crescere anche nei negozi reali oltre che negli shop virtuali".

La mossa di Paypal è significativa: il sito è di gran lunga il più diffuso sistema per i pagamenti sul web con 155 milioni di account di utenti ed è supportato come sistema di pagamento da oltre 100mila siti. Senza dimenticare che è il sistema principe per i pagamenti su eBay, il mercato virtuale più grande al mondo. 

Con un paragone un po' ardito, è come se Facebook decidesse di aprire una catena di locali dove gli 'amici' possono incontrarsi dal vivo. Non sarebbe l'unico - di bar ne esistono milioni, come esistono altri sistemi di pagamento - ma è un marchio di cui la gente già si fida e che funziona. Distribuire Paypal agli esercenti reali potrebbe significare che i soldi guadagnati vendendo su eBay potrebbero essere usati direttamente nei negozi vicino casa, senza passare da banche o contanti. 
 
Una rivoluzione che, se avverrà, sarà possibile solo grazie alla diffusione degli smartophone, come giàSquare sta cercando di fare 1 insieme ad altri sistemi basati su tecnologie Nfc (near-field communication). Tra questi, Google Wallet 2è il più noto. I tempi? "Paypal inizierà i test - ha detto Donahoe - entro il 2011 con una grande catena statunitense", per poi passari a 20 catene nel 2012, ma senza fare ancora nessun nome.
 
Continua Donahoe: "Proprio la diffusione dei cellulari di nuova generazione sta facendo sfumare le differenze tra commercio online e offline. Sono i commercianti stessi che ci chiedono di portare Paypal fuori dalla rete, e noi vediamo un'opportunità che si realizzerà nei prossimi tre-cinque anni". E l'ad di eBay non esclude accordi con compagnie come Groupon o LivingSocial. 

L'annuncio di oggi è un primo passo ufficiale su una strada che è stata già intrapresa dall'azienda: lo scorso mese è stato presentato un servizio per cellulari Android che permette pagamenti Nfc semplicemente avvicinando due smartphone. "Ma i sistemi Nfc non sono standardizzati", spiega Donahoe, e questo potrebbe limitarne la diffusione. Pur non essendo entrato nello specifico per quanto riguarda la tecnologia o gli strumenti che saranno utilizzati, si può quindi ipotizzare che la scelta non ricadrà sull'Nfc.

Entrare in un mercato in cui già esistono altri concorrenti è sempre difficile ma, conclude Donahoe, con "100 milioni di portafogli (gli utenti già attivi, ndr) PayPal è troppo grande per essere escluso".

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