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5 lug 2011

Donne di denari: intervista a Wendi Deng Murdoch, moglie del magnate della TV satellitare

Lady Murdoch con il suo compagno

Lady Murdoch con il suo compagno

Suo marito controlla i principali canali satellitari del pianeta. Nel patrimonio annovera 175 testate in tutto il mondo, fra cui Sun, Sunday Times e New York Post.

In un simile tripudio di comunicazione non stupisce che Wendi Deng e Rupert Murdoch si siano incontrati grazie a una tv.

Nel 1996 la futura signora Murdoch lavorava alla Star di Hong Kong, l'emittente satellitare della News Corporation, il gruppo guidato da Rupert. Da lì in avanti i pettegolezzi sono molti e i fatti questi: Wendi, 41 anni, è apparsa al fianco del «capo», 70 anni, come interprete nei viaggi in Cina.

Poco dopo lui ha lasciato Ann, la seconda moglie, e Wendi nel 1999 ha lasciato il posto in tv per sposare il magnate e trasferirsi con lui a New York.

Oggi i Murdoch hanno case in tutto il mondo, da Pechino a Los Angeles, ma la base è un attico sulla Quinta strada, dove vivono con le due figlie, Grace e Chloe (che hanno già ricevuto dal padre 100 milioni di dollari in titoli della News Corporation).

La terza signora Murdoch parla pochissimo con i media e questa è una delle sue rare interviste. Il mondo, va da sé, si divide fra detrattori e ammiratori di questa cinese che ha un Mba a Yale e una passione per il successo. O

ggi influenza le scelte del marito sul mercato asiatico, pur senza alcun ruolo esecutivo.

I maligni dicono che sia pronta a prendere le redini dell'azienda, ma i fatti dicono altro. Nel 2008 Wendi Murdoch ha fondato la Big Feet Productions, casa cinematografica di cui è amministratore delegato, ed è anche cofondatrice e investitrice nell'Artsy, start-up digitale per il mercato dell'arte.

Ha prodotto il primo film, Il ventaglio segreto, con le star cinesi Gianna Jun Bing Bing Li e l'hollywoodiano Hugh Jackman, che arriverà nelle sale italiane dall'8 luglio.

Ma domani cosa farà questa donna d'acciaio che riceve più di 100 proposte al giorno da businessmen cinesi? Il suo obiettivo è chiarissimo, come racconta a Panorama su una terrazza della Croisette di Cannes, in un inglese dal ritmo serrato. E a sentire lei non ha molto a che fare né col marito né col denaro…

«Il ventaglio segreto» è il suo primo film. Dicono però che sia intenzionata a prendere la guida dell'azienda di suo marito.

Quello che m'interessa al momento è fare film, punto. Siccome sono cinese, accompagno mio marito nei viaggi d'affari in Cina: è normale. Ma ho due figlie e di fatto non lavoro per la News Corporation.

Nessun progetto che la lega a Murdoch, quindi?

Ne abbiamo uno, ma in là nel tempo: non si sa mai cosa riserva il futuro. E lui non ha nulla a che fare con la mia attività.

Com'è iniziata la sua carriera di produttrice di film?

Non era in programma. La mia amica Amy Tan, scrittrice di origini cinesi, mi ha suggerito di leggere Fiore di neve e Il ventaglio segreto, di Lisa See. Parla di un'amicizia fra due donne, molto profonda: in Cina si chiama «laotong», unisce per l'eternità. Ho amato il libro. Ho incontrato Lisa, abbiamo comprato i diritti e iniziato le riprese.

Su di lei si dice che…

Oh, non creda a tutto quello che si legge (ride).

I suoi genitori, due ingegneri, sono sfuggiti alla rivoluzione culturale. Lei che futuro sognava da studentessa, al Guangzhou medical college?

Sono cresciuta in una Cina poverissima, ma è solo un ricordo. Volevo una vita migliore, per questo sono venuta in Occidente a studiare e a fare business.

Poi è entrata a Yale e si è laureata in economia: perché?

Ero curiosa del mondo, ho scelto gli Stati Uniti per il sogno americano.

I miei genitori erano poveri ma tosti: mi hanno sempre detto che dovevo essere colta e indipendente, avere la mia vita e le mie idee, e che l'educazione l'avrei sempre portata con me.

Sotto Mao, tutte le donne hanno avuto l'istruzione: è stato quello il vero salto. Senza cultura non avrei mai avuto lavoro, incontrato mio marito, prodotto film.

Dopo il matrimonio con Murdoch lei ha portato i suoi genitori a New York. Condividono il suo stile di vita?

Diciamo che mi sostengono nelle cose che mi rendono felice. Sono cresciuta come una buona figlia, però credo che loro volessero un maschio. Così ho sempre cercato la loro approvazione. Oggi credo siano orgogliosi.

E della differenza di età con suo marito dicono nulla?

Le coppie cinesi spesso non dicono a parole, ma fanno capire quello che pensano. Ogni tanto ho capito che non gradivano molto, da uno sguardo, dal tono della voce…

Comunque ho saputo da mia nonna che suo marito aveva molte mogli; i matrimoni all'epoca erano combinati e c'erano le concubine: s'immagina la situazione? Oggi siamo così fortunate che rinunciare alla vita che vogliamo sarebbe una follia.

Si dice che per suo marito ci voleva una donna innamorata del business quanto lui.

Se ti curi di tutto quello che dicono di te, ti preoccuperai per la vita. Meglio andare per la mia strada.

Lei come viene considerata in Cina? Sul sito dengwendi.com le fan sono pazze di lei…

Vado in Cina cinque volte al mese, ho casa a Pechino. Penso che in molte vorrebbero essere come me, lo dimostrano le lettere e le email che ricevo.

Forse il mistero gioca un ruolo: le interviste che ho rilasciato si contano sulle dita di una mano.

Cosa sono i soldi, per lei?

Mi sento molto fortunata: ho una bella vita, un grande marito e molte risorse. Ma non credo che i soldi siano un obiettivo per me. Se non sei ricco anche nello spirito, o in quello che sai, non c'è equilibrio.

E lei è ricca a tutti i livelli?

Cerco di esserlo (ride). Credo che le relazioni e la famiglia bilanciano molto. I soldi, da soli, non bastano?

I soldi servono.

Ma se avessi avuto il denaro come obiettivo, producendo il film avrei fatto molti più investimenti. Invece ho lavorato praticamente per niente: mi piaceva il progetto.

Quanto è costato «Il ventaglio segreto»?

Poco per gli standard hollywoodiani, molto per quelli cinesi. In Usa avremmo speso 45 milioni di dollari, in Cina
è costato circa la metà.

Questo film e il prossimo (Wendi sta comprando i diritti di un libro inglese in questi giorni, ndr) sono cofinanziamenti cinesi e americani. Dopo avere visto Il ventaglio segreto vogliono tutti finanziare i prossimi progetti della Big Feet Productions.

Cosa desidera per il futuro?

Voglio raccontare storie interessanti sulla Cina, girare film cinesi per un pubblico internazionale. Questa cosa capitata per caso diventerà la mia carriera.

Lei attira il denaro, è così?

Credo sia il progetto ad attirarlo, pur se non nego una mia certa abilità. Ma in Cina tutto si muove velocemente e c'è molto interesse per l'industria cinematografica. Spero di continuare a trovare lì molto denaro.

Ha messo la stessa energia che mette nel business nella sua vita sentimentale?

Ho una bellissima vita, un ottimo marito e figlie meravigliose. Vuole di più? Allora le dico che sono come la Nina del film: una cinese moderna, che ha lavorato sodo. Ed è riuscita a ottenere il successo.

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