Per i residenti stranieri «a buon mercato» Roma (43°)
e Milano (55°). Norvegia e Svizzera in cima alla classifica
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Veduta notturna di Tokyo |
LE PIU' CARE - Per stilare la classifica la Eca International ha comparato il costo della vita di 400 città del mondo sulla base di un paniere medio composto da beni di consumo e servizi. Alle spalle di Tokyo nella classifica generale si attesta Oslo che è la prima delle cinque città del vecchio Continente presenti nella top ten (due sono norvegesi e tre svizzere). Sul gradino più basso del podio Nagoya (Giappone), seguita in ordine da Stavanger (Norvegia), Yokohama (Giappone), Zurigo, Luanda (Angola), Ginevra, Kobe (Giappone) e Berna. Le città italiane sembrano essere relativamente economiche per gli expat: Roma perde ben cinque posizioni rispetto all'anno scorso ed è quarantatreesima nella classifica generale, mentre Milano e Torino sono rispettivamente cinquantacinquesima e ottantottesima e risultano essere molto più a buon mercato rispetto ad altri importanti metropoli europee come Mosca (quattordicesima), Parigi (ventesima), Berlino (trentacinquesima) e Bruxelles (trentanovesima).
LE SORPRESE - Con il suo cinquantunesimo posto in classifica Londra risultata essere incredibilmente più economica della capitale italiana, mentre Madrid e Amsterdam si attestano rispettivamente cinquantaseiesimo e sessantacinquesimo posto. Tra le sorprese scopriamo che in America la città più cara è Caracas (quindicesima nella classifica generale a causa dell'inflazione galoppante), molto più costosa non solo delle canadesi Vancouver (trentasettesima), Ottawa (quarantesima), Toronto (quarantaduesima), ma anche del distretto di Manhattan (New York) che è solo quarantaquattresimo. Tante posizioni in classifica rispetto all'anno scorso sono state conquistate dalle città australiane grazie alla sua moneta forte: Sidney è sedicesima (l'anno scorso era solo ventinovesima, mentre due anni fa era addirittura centocinquantesima), Canberra è diciottesima (nel 2010 era ventiseiesima) e Brisbane è ventunesima (trentanovesima l'anno scorso).
DEPREZZAMENTO DELL'EURO - Nell'ultimo anno - secondo i dati statistici presentati dall'organizzazione internazionale - soprattutto a causa delle fluttuazioni monetarie che hanno visto l'Euro indebolirsi rispetto alle principali monete asiatiche e al dollaro australiano, per un cittadino del Vecchio Continente vivere in Asia e in Australia è diventato molto più difficile e costoso: «Le difficoltà economiche attraversate dai diversi paesi europei - scrive Frederic Franchi, responsabile di ECA International - hanno avuto un forte impatto sulla moneta unica. Ciò ha provocato il deprezzamento dell'euro e per questo molte città europee hanno perso diverse posizioni rispetto alla classifica dell'anno scorso. Questa tendenza si è manifestata recentemente e le aziende sono sempre più inclini a rilevare le differenze annuali del costo della vita in modo da fissare i giusti premi e compensi da pagare agli espatriati. Ciò permette agli europei che lavorano in Asia e in Australia di continuare a mantenere un tenore di vita soddisfacente e un potere d'acquisto equivalente».
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