Nel novembre del 2010 aveva commosso la storia di due inglesi che avevano ritrovato in soffitta un antico vaso cinese Qing del XVIII secolo, che l'avevano venduto all'asta aspettandosi di ricavarne qualcosa e che alla fine avevano concluso la vendita a 53 milioni di sterline, scoprendo di avere avuto per le mani un autentico tesoro, forse l'opera d'arte cinese più costosa mai venduta ad un'asta.
Il sogno di intascare tutti quei soldi però non si è ancora realizzato per Anthony e Gene Johnson: pare infatti che l'acquirente (probabilmente il miliardario cinese Wang Jianlin) non abbia ancora pagato il suo debito; il vaso dunque rimane tuttora in deposito, in attesa che il paperone decida di pagare la cifra che deve.
Sul DailyMail viene ipotizzato un collegamento tra l'acquirente del vaso e le alte cariche del governo cinese, che vorrebbero boicottare per protesta le vendite all'estero di tesori saccheggiati in passato alla Cina.
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