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29 apr 2011

Fabrizio Corona condannato a 4 anni per bancarotta ed evasione fiscale

CONCLUSA L'UDIENZA PRELIMINARE A CARICO DEL FOTOGRAFO DEI VIP E DEL TALENT SCOUT

Per Lele Mora il gup manda atti a Bergamo. Accusati assieme ad altri di maxi evasione fiscale da 17 milioni

Fabrizio Corona durante la lettura della sentenza del processo d'appello di dicembre (Ansa)
Fabrizio Corona durante la lettura della sentenza del processo d'appello di dicembre (Ansa)
MILANO - Il gup di Milano Federica Centonze ha condannato, con rito abbreviato, Fabrizio Corona ad una pena di 4 anni per bancarotta fraudolenta, oltre a evasione fiscale, della sua ex società, l'agenzia Corona's. Sempre il gup Centonze ha invece accolto l'eccezione di competenza territoriale mossa dalla difesa di Lele Mora, imputato in questo procedimento per evasione fiscale e ha disposto la trasmissione degli atti alla procura di Bergamo. Lele Mora, infatti, in questa causa, risulta legale rappresentante di alcune società coinvolte il cui domicilio fiscale si trova a Treviglio. Si è conclusa così l'udienza preliminare che vedeva il fotografo dei vip e il talent scout accusati a vario titolo, assieme ad altre quattro persone che hanno patteggiato, di una maxievasione fiscale realizzata con un sistema di false fatturazioni per circa 17 milioni di euro. Per Corona dunque è arrivata oggi un'altra condanna, mentre per Mora il procedimento ripartirà a Bergamo, perchè il giudice ha dichiarato l'incompetenza territoriale di Milano a decidere.

I PRECEDENTI - A carico di Lele Mora è ancora aperta l'inchiesta per il fallimento della sua società, la Lm Management e il talentscout è accusato di bancarotta. Stando alle indagini, la Lm Management e la Corona's, tra il 2005 e il 2007 anche a cavallo della «tempesta Vallettopoli», avrebbero evaso rispettivamente 4 milioni di euro e 3,8 milioni. Per il fotografo dei vip non è la prima condanna, dopo quella a 1 anno e 5 mesi in appello per presunti foto-ricatti ai danni di alcuni vip, quella a 3 anni e 4 mesi per estorsione nei confronti di David Trezeguet, quella a 1 anno e 8 mesi per corruzione di una guardia carceraria e altri patteggiamenti.

LA PENA - La pena inflitta a Corona è quella chiesta dai pubblici ministeri Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci. L'entità, che già contiene lo sconto di un terzo previsto dal rito scelto, tiene conto anche della collaborazione dell'imputato nella richiesta alla Repubblica di San Marino di consegnare alla magistratura italiana 1,2 milioni di euro, rendendo più snelle le procedure. I soldi, arrivati il 4 aprile, coprono tutti gli insinuati al passivo a eccezione del fisco, vale a dire di tutti quelli che vantavano un credito verso la sua società, la Corona's, e che potranno in questo modo vedersi restituire i soldi. Per questo i pm avevano chiesto per Corona la concessione delle attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate. Mora, invece, aveva proseguito l'udienza preliminare e nei suoi confronti oggi il gup ha accolto l'eccezione di competenza territoriale del giudizio sollevata dal difensore. Infine Centonze ha accolto le richieste di patteggiamento a pene tra i 9 mesi e i 2 anni di carcere di Silvestri e altri tre imputati.

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