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17 mar 2011

NEL 2010, SPINELLI CAMBIA TITOLI PER 13 MILIONI SUL CONTO DEL CAVALIERE AL MONTE PASCHI Il premier diede a Mora quasi 3 milioni

Assegni per 2.450.000 euro si sommano ai 300 mila già noti. Soldi finiti in Svizzera

Lele Mora (Omega)
Lele Mora (Omega)
MILANO - Non è solo di «300 mila euro» il sostegno finanziario di Silvio Berlusconi all'impresario tv Lele Mora, come poteva sembrare sinora sulla base dei tre passaggi di denaro nel settembre-ottobre 2010 evidenziati da un rapporto della Guardia di Finanza dell'8 febbraio scorso. Non è neanche di «credo un milione e 200 mila euro», come l'avvocato di Mora ed ex legale di Ruby, Luca Giuliante, ha stimato parlando all'Espresso qualche settimana fa, o come pareva di afferrare dalle intercettazioni dell'agosto 2010 tra Mora e il direttore del Tg4 Emilio Fede.
Ammonta invece a 2 milioni e 450.000 euro il totale dei 13 assegni circolari che l'amministratore del portafoglio personale del premier, il non indagato ragioniere Giuseppe Spinelli, risulta aver emesso dal proprio conto presso la Banca Popolare di Sondrio, in tranche da 950.000 euro il 19 gennaio 2010 e da un milione e mezzo di euro il 18 marzo 2010, a favore dell'impresario televisivo ora coindagato del presidente del Consiglio perché accusato dalla Procura di Milano (assieme a Fede e al consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti) di aver indotto a prostituirsi con il premier ad Arcore 32 giovani donne, oltre alla minorenne Karima «Ruby» el Mahroug. Soldi a cui vanno aggiunti i 300.000 euro di settembre-ottobre.

Gli aspetti interessanti, per gli inquirenti, che hanno depositato ulteriori accertamenti bancari svolti dal maresciallo della Gdf Natale Rifici sui conti gestiti da Spinelli, sono soprattutto due.
Il primo è che Berlusconi e Spinelli si stagliano come due primatisti del cambio di assegni in contanti. Da questo punto di vista il conto di Berlusconi presso il Monte Paschi di Siena sempre più si rivela una miniera di informazioni, tutte pertinenti all'indagine: soltanto nel 2010 è di quasi 13 milioni, per la precisione 12 milioni e 882 mila euro, «l'importo complessivo» dei 64 «assegni negoziati lo stesso giorno dell'emissione ed emessi tutti all'ordine di Spinelli, che ha provveduto all'operazione di "cambio assegni"».

Dove vada a finire questo fiume di soldi non è agevole da ricostruire. Ma qualche traccia emerge. E il caso dei soldi a Mora è uno di questi, perché qui i soldi prendono la forma di nove assegni circolari da 100.000 euro l'uno e altri tre da 500.000 euro l'uno versati alla Banca Svizzera Italiana di Lugano, più uno da 50.000 euro sul conto di Mora al Monte Paschi. Con quale causale? «Sulla distinta di richiesta emissione assegni presentata da Spinelli alla Banca Popolare di Sondrio si nota la dicitura, scritta a penna, OK x fondi».

Il secondo aspetto rilevante per l'inchiesta è che, sebbene l'epoca dei versamenti da Berlusconi a Mora corrisponda al periodo in cui il manager delle starlette tv cercava disperatamente denaro cash o anche solo garanzie allo scopo di scongiurare la bancarotta della sua «Lm management» sotto il peso di un passivo di 18 milioni di euro, 15 dei quali con il fisco, Mora non sembra aver immesso i 2 milioni e 450.000 euro nella società, che difatti fallisce l'11 giugno 2010, e i soldi, tolto l'assegno da 50.000 euro, prendono la strada di Lugano alla Bsi.

Non solo. Sino ad ora si pensava che - qualunque fosse la natura e le ragioni di quello che nel videomessaggio del 16 gennaio scorso Berlusconi aveva anticipatamente definito «un prestito a un amico in difficoltà economiche» che, «quando potrà, mi restituirà quanto gli ho prestato» - fosse proprio questa la vicenda captata dalle intercettazioni estive tra Mora e Fede, nelle quali il giornalista diceva di aver sponsorizzato presso Berlusconi l'aiuto finanziario a Mora «che ci ha dato soprattutto la riservatezza», e pareva contare di poter ritagliare per sé 400 mila euro sul milione e 400 mila euro di cui si parlava. Già l'esame congiunto della documentazione bancaria e delle intercettazioni, contenuto in un rapporto della Gdf dell'8 febbraio, aveva rintracciato 300.000 euro da Berlusconi a Spinelli, a Mora e quindi a Fede; e documentato che il giornalista (che anticipa ora di voler sicuramente chiedere ai pm di essere interrogato tra una decina di giorni, appena avrà preso visione degli atti depositati) aveva ricevuto da Mora 150.000 euro, a suo dire a rimborso di un prestito che egli stesso aveva fatto a Mora.

Ma ciò che adesso balza all'occhio è che questa storia dei 300.000 euro da Berlusconi a Mora non può essere la stessa, e neppure incorpora quella dei 2 milioni e 450.000 euro, ma va a sommarsi ad essa. La ragione sta nelle date.

Sinora si conoscevano «tre passaggi di denaro da Berlusconi a Mora»: l'1 settembre 2010 il premier dal suo conto al Monte dei Paschi bonifica 100.000 euro a Spinelli sul conto alla Popolare di Sondrio; Spinelli chiede alla banca di emettere due assegni circolari da 50.000 euro intestati a Mora; l'impresario tv li incassa ed emette dal suo conto presso il Monte dei Paschi un assegno circolare di 50.000 euro a favore di Fede; e il giornalista lo incassa il 3 settembre. Lo schema si ripete con le stesse cifre la seconda volta tra il 21 e il 29 settembre, e la terza volta tra l'11 e il 25 ottobre 2010 (cambia solo l'istituto di Mora, la Banca di Credito Cooperativo a Carate Brianza). Ora i documenti mostrano gli altri 2.450.000 a Mora, in assegni circolari emessi da Spinelli e versati in Svizzera.

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