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20 mar 2011

Il patriottismo preventivo non aiuta l'Isola dei Famosi della Ventura

In questa settimana del Tricolore anche l'Isola dei famosi si è imbandierata: la Parietti ha trovato il coraggio frenetico di inguainarsi in un abito verde su un fianco, rosso sull'altro e bianco al centro; la Ventura ha sostituito per l'occasione il suo solito tormentone esortativo con un ecumenico «Viva l'Italia»; ma il patriottismo era stato anche preventivo, tra i concorrenti avevano arruolato Walter Garibaldi, un discendente del più noto Giuseppe. Forse per arruolare lui, e anche la grintosa madre di Valeria Marini, la pattuglia dei «figli di…» è diventata quest'anno «parenti di…», con tanto di sorella di Balotelli. La parentopoli si è rivelata una scelta infelice: né famosi né non-famosi, una cosetta tiepida, personalità evanescenti, tant'è vero che vengono eliminati uno dopo l'altro. La produzione corre ai ripari iniettando forze nuove: vedi il figlio di Pappalardo, Laerte. Ma è bastata l'apparizione, per dieci minuti, di papà Adriano a far notare la differenza.

Priva della dimensione ormai soap del Grande Fratello , l' Isola non può che affidarsi ai personaggi sopra le righe, ben oltre i limiti del kitsch; ma il perbenismo Rai lo vieta. Quest'anno è venuta meno anche la bonazza rituale: quella che fisicamente aveva più le carte in regola, Raffaella Fico, è palesemente frenata dal clamore del processo milanese (si è chiacchierato della sua amicizia con Berlusconi) - ha deciso di comportarsi, giustamente, da brava ragazza ma sta esagerando: lei e la ex velina Giorgia Palmas sembrano appena uscite dalle Orsoline. Più in generale, la forza di quel che sta accadendo fuori è così micidiale che cosa volete che ci importi di una decina di ambiziosi che soffrono un po' di fame? Il reality impallidisce quando picchia la realtà. Continuamente sballottata da un giorno della settimana all'altro, martedì l' Isola è stata superata negli ascolti da una pur non eccezionale puntata di Ballarò .

Ci sono stati due episodi, comunque, su cui vale la pena di soffermarsi. Il primo: per una settimana la giovanissima fidanzata di Kilian Nielsen (figlio di Birgit) era stata sull'isola a trovarlo e i due avevano filato il perfetto amore peynetiano. Gli autori hanno chiesto agli altri concorrenti se volevano che la ragazza restasse; in cambio, avrebbero dovuto rinunciare alla maschera per pescare e avrebbero un po' ridotto le porzioni di riso. «Per me è già sull'aereo», ha detto subito Laerte Pappalardo e tutti gli sono andati dietro. Egoismo materiale batte amore due a zero. Secondo episodio: Daniel Mc Vicar trova sulla spiaggia un orsetto di peluche (teddy bear) lì buttato dalle onde; si commuove alle lacrime perché il figlio ventenne, da poco deceduto in un incidente, lo chiamava papà orso (daddy bear). Nessuno lo sapeva, è un segno, gridano tutti. Ma l'orsetto era straordinariamente in buono stato per essere rimasto a lungo in mare; non è che magari una «manina» della produzione ce l'avrà buttato apposta? Ma sì, viva l'Italia.

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