LA BRITISH AIRWAYS NEGA IL FATTO E PROPONE UN RISARCIMENTO MINIMO
Alcuni passeggeri rimasti a terra. La protesta di una donna incinta e di un medico
Gordon Brown sul volo da Abu Dhabi (dal Mail on Sunday) |
OVERBOOKING - Stando al racconto del «Mail on Sunday», all’origine dell’accesa controversia ci sarebbe stato un problema di overbooking: durante il check-in in Oman, da dove partiva l’aereo, ad alcuni passeggeri della business sarebbe stato chiesto di passare in «premium economy» e ad alcuni della «premium economy» di retrocedere in economy, con il risultato di lasciare giù dall’aereo alcuni sfortunati che avevano già il loro posto assegnato. La donna incinta di 7 mesi, che aveva pagato 700 sterline in «premium economy» per assicurarsi un po’ di spazio extra per le gambe, ha rifiutato di lasciare il proprio posto, mentre il marito è stato persuaso a cambiare e lo stesso alla fine ha fatto il medico, sebbene a malincuore. La prima tratta, dall’Oman alla capitale degli Emirati Arabi, è stata così compiuta con i sei posti in business da 3.000 sterline ciascuno (poco meno di 3500 euro), conosciuti come “Club World”, totalmente vuoti e quando i passeggeri hanno visto salire Brown e il suo staff ad Abu Dhabi (il gruppo rientrava dopo la lezione tenuta dall’ex PM agli studenti della locale università) hanno immediatamente dedotto che i sedili riservati fossero per loro e che la «retrocessione» in economy fosse stata causata dalla loro presenza.
LA REAZIONE - Una circostanza che la compagnia aerea ha smentito categoricamente. A quel punto, però, il danno era fatto e la reazione non si è fatta attendere: la signora incinta si è avvicinata all’ex primo ministro e alla sua assistente, Kirsty McNeill, e ha scattato loro una foto, scatenando una furibonda scenata di quest’ultima. «Miss McNeill è stata davvero aggressiva e maleducata – ha raccontato la donna, che ha preferito mantenere l’anonimato – ed è venuta da me dicendomi: “Perché stai facendo una foto a Gordon?”. Le ho risposto: “Non mi interessa Gordon, ma ho avuto un problema con la BA e ho il sospetto che siamo stati declassati a causa del vostro arrivo sull’aereo”. Ma lei ha insistito: “Ti piacerebbe se qualcuno ti fotografasse mentre dormi?”. E così ho replicato: “Se fossi l’ex Primo Ministro, sarei abituato alle persone che mi scattano le foto e non sarei infastidito se qualcuno lo facesse mentre dormo”». A dar man forte alla futura mamma sarebbe poi intervenuto anche il medico della Croce Rossa, finito in economy. «Essendo alto oltre 1,95, anche lui aveva bisogno di uno spazio extra per le gambe – ha proseguito la donna – e per questo era livido quando ha chiesto alla McNeill quando avessero prenotato i biglietti, perché fosse necessario che tutti loro volassero in business e se questo viaggio era stato pagato dai contribuenti. A quel punto, penso che la McNeill abbia rimpianto di aver iniziato la discussione».
PROTESTA - La donna e il marito hanno presentato una protesta ufficiale alla BA, ricevendo un’offerta di indennizzo di 75 sterline ciascuno (circa 86 euro): cifra giudicata «ridicola», visto che i due sono stati costretti a volare separati. «Io do la colpa più alla BA che a Brown per quanto successo – ha concluso l’arrabbiata signora – ma la McNeill è stata veramente sgradevole». Come era logico attendersi, sia la compagnia che l’ufficio di Brown hanno unito le forze per limitare al minimo l’imbarazzo scatenato da tutta questa storia. E se il portavoce della BA ha definito l’arrivo di Brown sull’aereo «una coincidenza», spiegando che le prenotazioni erano state fatto in anticipo, e si è detto «profondamente rammaricato per quanto successo», quella di Brown ha rilasciato una dichiarazione nella quale ha ribadito l’estraneità dell’ex Primo Ministro nella vicenda, negando poi che lui e il suo staff abbiano ricevuto alcun trattamento di favore da parte della BA.
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