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30 mar 2011

Da Clooney alla Gelmini Per Ruby 190 testimoni

NELLA LISTA DELLA DIFESA MINISTRI E SHOWGIRL. ANCHE L'ACCUSA CHIAMA KARIMA

L'attore: strano, ho visto il Cavaliere una sola volta

George Clooney e Elisabetta Canalis (Reuters)
George Clooney e Elisabetta Canalis (Reuters)
MILANO - Quattro ministri, due sottosegretari, una star di Hollywood e una del calcio, poliziotti, guardaspalle e giornalisti, starlette e diplomatici, cantanti, il medico personale e solo quattro papi-girl: sono i 78 testimoni della vita di Berlusconi che la difesa del premier vorrebbe sentire nel processo Ruby; i pm rispondono con 136 nomi, 24 in comune con la difesa, nessun famoso, se si eccettuano gli imputati del procedimento parallelo e molte delle 49 giovani donne che hanno partecipato alle cene ad Arcore. Per prostituirsi, sostengono i magistrati.
A volerli sentire tutti e 190, con un solo lunedì al mese a disposizione, i rimanenti sono occupati da altri processi al premier, ci vorrebbero mesi per la sentenza del processo immediato in cui Silvio Berlusconi è imputato per aver fatto sesso a pagamento con la 18enne marocchina Karima El Mahroug quando la ragazza era minorenne, e di concussione per le pressioni esercitate il 27 maggio 2010 sui vertici della Questura di Milano affinché fosse affidata al consigliere regionale pdl Nicole Minetti, sostenendo che era nipote dell'allora presidente egiziano Mubarak. Ieri le liste sono state depositate in vista del processo che comincerà il 6 aprile. I giudici decideranno chi testimonierà.
Per gli avvocati-parlamentari di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, è necessario sentire i ministri Mara Carfagna e Mariastella Gelmini e le showgirl Barbara D'Urso e Belén Rodriguez che, secondo i verbali omissati di Ruby, avrebbero partecipato a serate nella villa di Arcore.

I pm Ilda Boccassini, Piero Forno e Antonio Sangermano non hanno trovato prove su quanto detto dalla ragazza su questo punto. È sicuramente falso che l'attore George Clooney e la fidanzata Elisabetta Canalis siano stati ad Arcore. «Stranissimo, ho incontrato Berlusconi solo una volta ed era per ottenere aiuti per il Darfur», dichiara Clooney da Londra. Le indagini hanno provato che l'incontro avvenne a Palazzo Grazioli a Roma. In aula Ghedini e Longo vogliono sentire dal campione portoghese Cristiano Ronaldo la conferma che non è vero che per una notte di sesso abbia pagato Ruby in contanti (rifiutati dalla ragazza) e dalla showgirl Aida Yespica che ad Arcore non si faceva nulla di male. I ministri Franco Frattini e Giancarlo Galan e il sottosegretario Paolo Bonaiuti potrebbero riferire dell'incontro ufficiale a Roma in cui, otto giorni prima che Ruby finisse in Questura, Berlusconi avrebbe fatto cenno a Mubarak alla parentela con la ragazza. L'egiziano, perplesso, non capì. In lista anche il cantante «personale» del premier Mariano Apicella che, ha detto Ruby, suonava nelle serate. L'altro sottosegretario, Daniela Santanchè, dovrebbe riferire di confidenze ricevute da Karima ad Arcore.

I pm, invece, puntano alla razionalità e ai riscontri delle corpose indagini con la testimonianza degli investigatori della polizia sugli accertamenti che hanno portato a identificare, grazie ai tabulati dei cellulari e alle intercettazioni, chi ha partecipato alle cene e chi, tra le ragazze, ha trascorso la notte nella villa di Berlusconi. Anche loro chiedono di ascoltare Nicole Minetti, il direttore del Tg4 Emilio Fede e l'agente tv Lele Mora, accusati nel procedimento parallelo di favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, per aver selezionato le ragazze del «bunga bunga». Era lo spettacolino post-cena con toccamenti a sfondo sessuale, per l'accusa; assolutamente innocuo, secondo la difesa.

Indicano tra i testimoni i vertici della Questura e ben 49 ospiti (contro le appena 4 volute dalla difesa e 17 in più di quelle individuate fino ad ora) che tra il 2009 e il 2011 hanno cenato ad Arcore e che, prima e dopo, hanno commentato esplicitamente al telefono preparativi ed esiti degli incontri. Tra loro c'è Ruby, che è anche parte lesa. La sua è la testimonianza più attesa. La difesa la vuole perché ha sempre detto che Berlusconi non sapeva che lei era minorenne e di non aver mai avuto rapporti sessuali con lui. I pm l'hanno chiesta perché, nonostante le tante bugie, sono convinti che sia comunque necessario sentirla.

Nulla di tutto ciò potrebbero vedere il 6 aprile il pubblico e gli obiettivi delle decine di tv, italiane e straniere, che vogliono riprendere l'udienza che dovrebbe solo fissare il calendario. Per i pm le tv devono restare fuori per evitare ripercussioni sul processo, ma i giudici ammetterebbero solo la Rai che girerà le immagini agli altri.

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