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20 feb 2011

Napolitano sul processo Ruby "Si svolgerà secondo giustizia"

Intervista del presidente della Repubblica alla Welt am sonntag: "La Costituzione e le leggi garantiscono il procedimento, confido nello stato di diritto". E sulla tenuta dell'esecutivo: "il governo regge finché ha la maggioranza in Parlamento e opera di conseguenza"

ROMA - Il processo Ruby si svolgerà secondo giustizia. Silvio Berlusconi ha "le sue ragioni e buoni mezzi giuridici per difendersi contro le accuse. Sia la nostra Costituzione, sia le nostre leggi garantiscono che un procedimento come questo, in cui si sollevano gravi accuse che il Presidente del Consiglio respinge, si svolgerà e concluderà secondo giustizia. Confido nel nostro Stato di diritto": a dirlo è Giorgio Napolitano, in un'intervista al giornale tedesco Welt am sonntag rilasciata alla vigilia del suo viaggio in Germania.

Sulla tenuta dell'esecutivo, Napolitano si esprime così: Il "governo regge finché dispone della maggioranza in parlamento e opera di conseguenza", dice ancora il presidente. Intanto, questa mattina arriva l'annuncio di un'altra defezione da Futuro e Libertà: Luca Barbareschi annuncia che lascerà Fli per andare al gruppo misto.

Nel colloquio con il quotidiano tedesco, il capo dello Stato commenta anche il clima politico. In Italia troppo spesso il dibattito politico ha toni "eccessivi" che lo portano a degenerare in "vera e propria guerriglia", dice. "Troppo spesso - aggiunge - si scelgono toni troppo clamorosi, troppo eccessivi, nel giudizio si manca di misura, molte analisi sono contraddistinte da un certo estremismo. Tutto questo contribuisce a inasprire la tensione politica. I partiti si scontrano, si dividono, tutto questo in un certo modo è normale in una democrazia. In Italia, tuttavia, ciò degenera in una vera e propria guerriglia politica". "Potremmo certamente imparare qualcosa della disciplina democratica che regna da voi. La Germania è uno Stato estremamente stabile ed efficiente. Lo apprezzo molto", aggiunge. 

Con la riforma elettorale non si è riusciti a raggiungere un sistema partitico bipolare solido, spiega ancora il presidente. "Sembrava essere tanto semplice, ma non lo fu. Vi sono state invece nuove escrescenze, nuove frammentazioni. A ciò si aggiunge che ci sono anche molti personalismi dentro e attorno ai partiti, il che, in effetti, non contribuisce alla stabilità", sottolinea Napolitano.

Si parla poi del 150esimo anniversario dell'unità d'Italia, su cui nelle ultime settimane non sono mancate polemiche 1, e il capo dello Stato si dice impaziente di assistere alle celebrazioni: "Per me e per tanti altri saranno una buona occasione per renderci conto di quello che abbiamo realizzato per questa nazione con questo Stato". 

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