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26 feb 2011

Compravendita in Parlamento la procura apre un fascicolo

L'iniziativa dopo la denuncia del deputato del Pd Gino Bucchino che ha denunciato di aver ricevuto un'offerta (150mila euro e la rielezione) in cambio del passaggio con la maggioranza 

ROMA - Un fascicolo "senza iscrizioni di indagati o ipotesi di reato" è stato aperto dalla Procura di Roma in relazione a quanto denunciato ieri dal deputato del Pd, Gino Bucchino, sul un tentativo di compravendita di parlamentari da parte della maggioranza. 1  Al momento, in base a quanto si apprende da fonti giudiziarie, il dossier è composto da articoli di stampa ma non è escluso che possa finire nel fascicolo anche la denuncia presentata ieri dal senatore Antonio Di Pietro. 

"In effetti siamo ai saldi di fine stagione" dice Bucchino che, alla Camera, ha replicato 'per fatto personale' al deputato Luciano Sardelli di Iniziativa Responsabile. Il tutto durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al milleproroghe. A Sardelli che aveva messo in dubbio la veridicità della versione di Bucchino, definendo la cosa "una vergogna", Bucchino ha affermato che "vergognosa è l'immagine del degrado che viene data del Parlamento". Inammissibile, ha aggiunto il deputato democratico, è il fatto che il destino di 60 milioni di italiani debba essere detrminato da 2 o 3 persone con il loro cambiamento politico. Perchè -ha chiesto il parlamentare democratico - da parte dei Responsabili c'è questo mettere le mani avanti? Questa excusatio non petita?". Quanto al rischio denunciato dai Responsabili che ha portato alla rischiesta di essere 'scortati', Bucchino ha replicato: "Io non sono e non chiedo di essere escortato, pardon scortato...".

Sardelli aprendo il suo intervento ha detto che "nove dei ventotto rappresentanti del nostro gruppo vengono dall'opposizione, e alcuni di questi stanno scontando in questi mesi un'aggressione senza precedenti, verbale quando non fisica, per cui viaggiano scortati". Criticando Gianfranco Fini: "Rispetto a questo, non c'è nessuna tutela da parte della presidenza della Camera che purtroppo anzi, alcune volte con alcune dichiarazioni come quella sul passaggio dei parlamentari, alimenta dubbi sulla libertà e sulla consapevolezza di queste scelte".

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