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26 feb 2011

Berlusconi: «Ancora vivo il pericolo comunista»

Il premier: «Sosteniamo la famiglia, non come la sinistra che vuole rapinarla con la patrimoniale»

Silvio Berlusconi (Reuters)
Silvio Berlusconi (Reuters)
MILANO - Il pericolo del comunismo è ancora vivo in Italia, mai adozioni per singole e coppie gay, le unioni omosessuali non saranno mai equiparate a quelle tra un uomo e una donna, mai la patrimoniale. Sono le linee indicate da Silvio Berlusconi al congresso dei Congresso dei Cristiano riformisti, dopo essere intervenuto anche a quello del Partito repubblicano e aver inviato un messaggio ai giovani del Pdl.

COMUNISTI - «La storia del comunismo con oltre 100 milioni di morti alle nostre spalle non è ancora alle nostre spalle», ha spiegato il capo del governo. «Si sono trasformati in laburisti in Gran Bretagna, in socialdemocratici in Germania mentre quelli di casa nostra erano e sono tuttora comunisti. Ed è per questo che sono in campo».

COPPIE GAY - «Finché governeremo noi, non ci saranno mai equiparazioni tra le coppie gay e la famiglia tradizionale, cosi come non saranno mai possibili le adozioni di bambini per le coppie omosessuali», afferma il Cavaliere.

PATRIMONIALE - «Noi sosteniamo la famiglia davvero non come la sinistra che vuole andarla a rapinare con una bella patrimoniale. Ma fino a quando siamo noi al governo non ci sarà mai una patrimoniale», ha detto il premier.

GOVERNO - Berlusconi ha annunciato che a breve sarà aumentato il numero dei sottosegretari e ci sarà un Consiglio dei ministri straordinario per la riforma della giustizia e delle intercettazioni.

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