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12 gen 2011

Paradosso Microcar la sicurezza non fa vendere

I clienti chiedono solo design e i produttori si adeguano. Ma fare di più è impossibile per un problema di leggi. In ogni caso è folle parlare di emergenza minicar con 10 vittime l'anno in un paese dove muore una persona ogni due ore per incidenti stradali


Paradosso Microcar la sicurezza non fa vendere
"Un nostro associato, per primo, ha montato l'airbag sulle sue microcar. E' stato un disastro, per poco non falliva: nessuno è stato disposto a pagare il naturale aumento di listino e, alla fine, questo costruttore ha dovuto regalare questo accessorio". Così, con sconforto, Stefano Lusetti - ad della Bellier e vice presidente dell'Associazione Costruttori Microcar - ci ha spiegato come la sicurezza, paradossalmente, non faccia 'vendere'.

"Ovvio che noi andiamo avanti lo stesso - ammette Lusetti - per rendere più sicure le microcar, ma lo sforzo è enorme perché se ci fosse una reale richiesta di mercato tutto sarebbe più facile". Lo sforzo a cui fa riferimento Lusetti riguarda due aspetti, piuttosto gravi entrambi: il primo è normativo. Le microcar per legge devono pesare meno di 350 kg, quindi è difficilissimo inserire barre di rinforzo, telai rigidi, airbag o Abs. Il secondo riguarda la moda: il mercato delle vetturette è completamente in mano alle tendenze metropolitane che spostano le vendite solo in base al fatto che un modello sia "cool" o no.

Certo, la sicurezza oggi deve essere un pre-requisito e i costruttori sarebbero dei criminali se non costruissero veicoli sicuri, ma va detto che in questo caso - unico al mondo nel settore della mobilità - questi mezzi non solo rispettano la legge ma vanno ben oltre, grazie a metodi progettuali, prove di crash e dotazioni di sicurezza che nessuna legge impone loro di mettere in campo. Potrà sembrare strano, 
ma nel mondo dell'auto i grandi passi avanti sulla sicurezza si sono avuti solo grazie ai "mitra spianati" delle leggi e alle durissime imposizioni dei governi nell'obbligare i costruttori ad adottare di serie dispositivi particolari

Tuttavia, in tema di sicurezza, il vero pericolo è parlare del pericolo microcar: un gioco di parole che nasconde il dramma vero in tema di mobilità: ogni anno in Italia muoiono 10 persone sulle microcar, meno delle vittime quotidiane delle nostre strade. E, francamente, parlare di "emergenza minicar" è semplicemente ridicolo in un paese dove ogni due ore c'è un morto per incidente stradale. Il rischio insomma che si distolga la vera attenzione dal problema sicurezza c'è.

D'altra parte va ricordato che rispetto al 2008 la mortalità dei quadricicli è calata del 44%: "Se è vero che si assiste ad un leggero aumento del numero degli incidenti (+7,9%) e dei feriti (+9,3%) - spiegano infatti all'Ancma - il dato più rilevante appare il sostanziale dimezzamento delle vittime (-44%), che passano dalle 18 unità del 2008 alle 10 del 2009. Si tratta evidentemente del trend più virtuoso tra i veicoli circolanti su strada, soprattutto se confrontato all'andamento della mortalità generale, che nel 2009 ha fatto registrare un valore di -10,3% rispetto all'anno precedente".

Ma il punto è un altro: le microcar sono più sicure o no di un due ruote? Secondo l'Istat no rispetto ai motorini, si rispetto ai veicoli targati: l'indice di mortalità per le auto è dello 0,8%, dei cinquantini dello 0,8, dei quadricicli dell'1,3, delle biciclette dell'1,8 e dei motocicli dell'1,9. Tuttavia il vero dato su cui riflettere è un altro: perché in Francia, dove circolano il doppio delle microcar hanno la metà degli incidenti e la metà delle vittime che ci sono in Italia? Evidentemente il cosiddetto "pericolo microcar" non è una questione di veicolo, ma di controlli su strada.

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