Buon anno a tutti! Anche se, a leggere certi articoli che vengono pubblicati su qualche giornale, pare che invece che nuovo, l'anno che arriva sia davvero vecchissimo. Un settimanale dedica un pezzetto alla bellissima Elisabetta Canalis, e la ventina di righe sono una somma di banalità, se non proprio stupidaggini. Sembra, per i contenuti, un pezzo scritto un secolo fa, all'inizio del '900. L'aggravante è che lo firma proprio una donna.
Dunque, l'articolo è tutto incentrato sul fatto che la Canalis deve farsi sposare da George Clooney. Comincia con un improbabile proverbio, attribuito a chissà quali nonne (io, di proverbi, ne conosco altri in controtendenza): mai seguire un uomo per il mondo, se non con un anello al dito e la data di nozze già fissata. Che si metta in guardia una donna dal mollare tutto per uomo, mi sembra anche un saggio consiglio; ma sostenere che una promessa di matrimonio vale qualsiasi rinuncia, mi pare proprio un'idea di altri tempi.
E insomma, a leggere, parrebbe che la povera Elisabetta stia aspettando già da 17 mesi di essere sposata (!) e quando lei dice che vive alla giornata e che del matrimonio non gliene importa nulla, l'articolista decide che mente. Come se essere impalmata (usa anche questa espressione: impalmata) possa essere l'unico obiettivo che meriti di essere perseguito. Si sprecano righe perfino per dire che 32 anni non sono poi così pochi e che c'è da stare attente: in agguato al fantastico George ci sono eserciti di fantastiche, giovanissime. Il marito, insomma, è un trofeo da mettere al sicuro.
Ma dove vive la signora che vuole che George si decida <a dire sì> a Elisabetta?
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