Fonti del Quirinale confermano l'invio di una lettera riservata alla neopresidente Rousseff
MILANO - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scritto una lettera riservata al neopresidente brasiliano Dilma Rousseff in cui si affronta anche il caso di Cesare Battisti. Fonti del Quirinale confermano così alcune indiscrezioni di stampa. Nella missiva il capo dello Stato avrebbe espresso i complimenti alla presidente per la sua elezione, sottolineando altresì l'amarezza e la delusione dell'Italia per la mancata estradizione del terrorista.
LA MISSIVA - Nella lettera Napolitano chiederebbe in sostanza il rispetto del trattato di estradizione fra i due Paesi e la consegna dell'ex terrorista dei Pac condannato in Italia a quattro ergastoli. L'ex presidente del Brasile Lula aveva concesso l'asilo politico e Cesare Battisti. La lettera sarebbe stata messa giovedì a disposizione degli avvocati che difendono la posizione italiana di fronte ai giudici della Corte Suprema, che in febbraio dovranno confermare o respingere la decisione dell'ex presidente. La decisione del Brasile, ha scritto Napolitano, «è un motivo di delusione e amarezza per l'Italia. Non è stato forse pienamente compreso il bisogno di giustizia del mio paese e dei familiari delle vittime di brutali e ingiustificati attacchi armati, nonchè dei feriti in quegli attacchi e a stento sopravvissuti». Un bisogno di giustizia «legato all'impegno col quale le istituzioni democratiche del mio paese e la collettività nazionale seppero reagire alla minaccia e ai colpi del terrorismo, riuscendo a sconfiggerlo secondo le regole dello Stato di diritto», una implicita risposta a chi in Brasile sostiene che il processo a Battisti fu viziato dalle leggi speciali. Poche settimane fa, Napolitano aveva dichiarato che l'Italia non era riuscita a far comprendere il dramma del terrorismo.
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