Annuncio della polizia su un sito elvetico. Lunedì pomeriggio riascoltata la famiglia della 13enne
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Yara Gambirasio |
RIASCOLTATA LA FAMIGLIA DELLA 13ENNE - I carabinieri, nel frattempo, hanno voluto risentire la famiglia della 13enne scomparsa. «Io, mia moglie, mia figlia Keba e mia sorella siamo stati ascoltati dai carabinieri nella serata di lunedì e abbiamo chiarito i dubbi degli investigatori» ha spiegato Fulvio Gambirasio, padre di Yara. «C'erano alcuni aspetti da chiarire in merito alle deposizioni che avevamo fatto ai carabinieri fin dalla scomparsa di Yara - ha aggiunto l'uomo -. Vale a dire che bisognava chiarire il quadro di quel giorno in cui Yara è uscita di casa e poi non è più rientrata, per portare un registratore in palestra. I carabinieri avevano alcuni dubbi, dato che di recente abbiamo anche spiegato alla stampa come era andata. C'erano delle perplessità. Mi limito a dire che abbiamo chiarito tutto con molta tranquillità». Da quasi un mese della ginnasta di Brembata non si hanno più notizie e la famiglia Gambiraso vive questo momento con grande apprensione. «Ma continuiamo anche a nutrire tanta speranza» ha voluto precisare il capofamiglia Fulvio.
VERSO UN IDENTIKIT - Intanto, pare che gli investigatori stiano incrociando una serie di descrizioni fornite da vari testimoni. Non ci sono ancora gli elementi di un vero identikit, ma si tratta per il momento di verificare se alcuni dettagli coincidono.
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