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22 dic 2010

Yara, rispunta la pista svizzera

Annuncio della polizia su un sito elvetico. Lunedì pomeriggio riascoltata la famiglia della 13enne

Yara Gambirasio
Yara Gambirasio
BERGAMO - Nell'indagine su Yara Gambirasi, la ginnasta 13enne di Brembate di Sopra (Bergamo) scomparsa il 26 novembre scorso, ora risputal a pista svizzera. Nelle ultime ore, infatti è comparso sul sito della Fondazione SwissMissing un annuncio di ricerca «in collaborazione con le autorità di polizia italiane». Sul sito si ripercorre brevemente la vicenda e viene fornita anche una descrizione della ragazzina: «Porta l'apparecchio fisso ai denti sia superiori sia inferiori. Indossava pantacollant neri, scarpe da ginnastica nere con perline, felpa nera di Hello Kitty e bomber nero». L'annuncio sarebbe stato pubblicato su richiesta delle autorità investigative italiane facendo riprendere corpo all'ipotesi che la ragazzina possa trovarsi oltre confine. «Chiunque potesse avere delle informazioni utili al suo ritrovamento è pregato di contattare la redazione di SwissMissing: oppure direttamente i carabinieri di Bergamo, si legge ancora. Solo pochi giorni fa erano state acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza attivo al valico di Como-Brogeda per accedere in Ticino. La Fondazione Swiss Missing è una sorta di Chi l'ha visto? elvetico e si occupa di raccogliere, elaborare, pubblicare e divulgare i dati e le informazioni nell'ambito della ricerca di persone scomparse sul territorio della Confederazione Svizzera, mediante ogni mezzo e/o medium telematico e/o di altra natura, comunque adatto a favorire il ritrovamento delle persone scomparse».

RIASCOLTATA LA FAMIGLIA DELLA 13ENNE - I carabinieri, nel frattempo, hanno voluto risentire la famiglia della 13enne scomparsa. «Io, mia moglie, mia figlia Keba e mia sorella siamo stati ascoltati dai carabinieri nella serata di lunedì e abbiamo chiarito i dubbi degli investigatori» ha spiegato Fulvio Gambirasio, padre di Yara. «C'erano alcuni aspetti da chiarire in merito alle deposizioni che avevamo fatto ai carabinieri fin dalla scomparsa di Yara - ha aggiunto l'uomo -. Vale a dire che bisognava chiarire il quadro di quel giorno in cui Yara è uscita di casa e poi non è più rientrata, per portare un registratore in palestra. I carabinieri avevano alcuni dubbi, dato che di recente abbiamo anche spiegato alla stampa come era andata. C'erano delle perplessità. Mi limito a dire che abbiamo chiarito tutto con molta tranquillità». Da quasi un mese della ginnasta di Brembata non si hanno più notizie e la famiglia Gambiraso vive questo momento con grande apprensione. «Ma continuiamo anche a nutrire tanta speranza» ha voluto precisare il capofamiglia Fulvio.

VERSO UN IDENTIKIT - Intanto, pare che gli investigatori stiano incrociando una serie di descrizioni fornite da vari testimoni. Non ci sono ancora gli elementi di un vero identikit, ma si tratta per il momento di verificare se alcuni dettagli coincidono.

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